Al Teatro di Rifredi venerdì 28 e sabato 29 febbraio alle ore 21 andrà in scena “Niente Panico**vaneggiamenti di un patafisico involontario”, un monologo brioso e divertente scritto e interpretato da Luca Avagliano. Il testo è caratterizzato da una scrittura originale, intima, folle e al contempo tenera e umanissima, nata sotto il segno di un logico nonsenso e involontariamente della patafisica la scienza delle soluzioni immaginarie.

Lo spettacolo Luca Avagliano si presenta al pubblico in pigiama e ciabatte, nell’intento di arpeggiare una piccola chitarra in totale discordanza con il tecnico musicale. Nella mente le parole di Mirella: “Facciamola finita, ammettiamolo, non abbiamo più un futuro!”, frase che lo ha fatto piombare nella consapevolezza di vivere in un presente apparentemente senza ormai futuro, dove è facile sentirsi quantomeno smarriti, spauriti, lasciarsi andare all’inerzia e ritenere ormai inutile investire in qualcosa soprattutto se ad affrontarlo si è da soli, senza più Mirella. Da qui il panico, la sindrome da abbandono, la paura del futuro, il demonio, uno gnomo gigante al fianco del suo fanciullo interiore. In un’ora circa Luca Avagliano mette in scena una quantità strabiliante di personaggi in un incontenibile flusso di INcoscienza, che spazierà dalla poesia al catechismo, dalla scienza alla saggezza popolare, dalla psicanalisi all’equitazione, dall’amore a… gli alieni, forse unica via d’uscita e di salvezza, anche se, restando fermo immobile in attesa di un raggio traente, è facile farsi prendere dal panico, magari basterebbe correre per non farsi prendere e, uscendo, ci si potrebbe anche accorgere di non essere così soli nell’universo.

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