FIRENZE – Cancelli di nuovo aperti al Museo della Moda e del costume di Palazzo Pitti. Sono 12 sale con una selezione di oltre 50 abiti e tanti accessori: dal kimono di Eleonora Duse alla guaina sexy resa della cantante Madonna.

“L’appello che ora lancio – ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt in occasione dell’inaugurazione – è di continuare con le donazioni per gli anni a venire; è un appello rivolto a tutti, ma specialmente a stilisti, attori, cantanti, come in passato ma ora aggiungiamo anche influencer e creators: donate, per rendere sempre più bello questo museo unico nel nostro Paese”.

Tra i vestiti in mostra ci sono il teatrale ‘mantello-kimono’ creato da Mariano Fortuny per Eleonora Duse, la tunica ‘flapper’ anni Venti di Chanel, la mise indossata da Franca Florio e gli abiti da sera di Elsa Schiaparelli, fino al lusso regale delle creazioni di Emilio Schubert, il sarto delle dive negli anni ’50. E ancora, le stravaganze geometriche del vestito di Patty Pravo ideato nei primi Ottanta da Gianni Versace, la sensualità essenziale della guaina nera firmata Jean Paul Gaultier e resa celebre da Madonna, la collezione di Gianfranco Ferré per Dior negli anni Novanta.

“Non sono solo gli abiti ad essere presentati – ha spiegato Schmidt – ma anche le sale restaurate e con una nuova illuminazione adatte alla presentazione e alla conservazione dei tessuti. Le creazioni degli stilisti appaiono così non solo come testimonianza del gusto di un’epoca che ha visto straordinari cambiamenti, o come attestazioni del genio degli stilisti, ma anche come oggetti d’arte in sé, come sculture o dipinti di stoffa, pelle, perline, fili colorati, piume”.

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