“Soddisfazione per la legge regionale sulla caccia. E’ una legge più moderna e vicina alle esigenze del mondo agricolo, ora si apre una nuova fase per la Toscana con una governance faunistico-venatoria migliore e più vicina alla realtà”. Lo ha sottolineato Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana in seguito all’approvazione della legge sulla caccia, che prevede modifiche importanti alla precedente legge 3/1994 sulle ‘Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma ed il prelievo venatorio”. “Prima di tutto – dice Pascucci – la legge tiene in considerazione la ‘densità venatoria sostenibile’ di selvaggina, con l’obiettivo di circoscrivere i danni alle produzioni agricole e riequilibrare la presenza delle diverse specie animali sul territorio”. La nuova legge interessa più da vicino il mondo rurale toscano, a partire dagli interventi finanziari compresa la programmazione prevista dal Piano Agricolo Regionale. “Si chiude così un percorso – prosegue Pascucci – che aveva segnato una tappa importante durante la Conferenza regionale del 2009. Con la nuova normativa si rafforza una gestione programmata della fauna, dando più competenze e responsabilità alle Province, che così potranno gestire una pianificazione più coerente alle necessità dei territori. In primis – conclude Pascucci – per quanto riguarda il contenimento degli ungulati (cinghiali, caprioli) che troppi danni hanno provocato al mondo agricolo toscano negli ultimi anni”.


Simona Trevisi – Firenze

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