formazione.jpgInnalzare la qualità complessiva del sistema formativo regionale, innalzare le procedure per l’accesso e il mantenimento dell’accreditamento, e introdurre meccanismo di valutazione degli esisti della formazione. Questi alcuni degli obiettivi di un nuovo testo regionale in materia, che va a sostituire la precedente normativa, approvato dalla Giunta toscana su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco.

La riforma del sistema formativo in Toscana Questa riforma, spiega una nota, segna il passaggio da un tipo di accreditamento formale ad uno più orientato ai risultati. Il nuovo accreditamento costituisce un ulteriore passaggio dell’iter di revisione della formazione professionale in Toscana, che ha avuto i suoi capisaldi nella legge regionale n. 59 del 2014 e nel conseguente regolamento del 2015, attraverso cui è stato riorganizzato il settore all’indomani del passaggio di funzioni che ha interessato le Province, enti a cui la Regione aveva delegato fino ad allora l’attuazione degli interventi di formazione.

Grieco: «Più selezione e maggiore qualità» «Con queste nuove modalità di accreditamento attuiamo gli indirizzi approvati dal Consiglio regionale – sottolinea l’assessore Grieco – che fin dal 2011 ha svolto un lavoro di analisi, evidenziando un problema di eccessiva frammentazione del sistema delle agenzie ed avanzando, fra l’altro, la richiesta di un sistema di accreditamento più selettivo e qualificato (con un accreditamento separato per la formazione dei giovani ancora in obbligo di istruzione) e della previsione di forme di garanzia a tutela dell’utenza».

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