Prima i rifiuti urbani toscani, e forte impulso alla raccolta differenziata per centrare l’obiettivo del 70% nel 2020: la Giunta toscana ha approvato due delibere che ridefiniscono in parte la strategia della Regione per la gestione dei rifiuti. «E’ un modo per tutelare le forme di smaltimento che abbiamo nella nostra regione», ha detto il governatore Enrico Rossi.

No ai rifiuti da altre regioni La Regione punta a salvaguardare, tramite gli uffici regionali e attraverso un raccordo con le tre autorità di ambito, gli spazi necessari programmati nelle discariche che accolgono rifiuti urbani, rispetto allo smaltimento dei rifiuti speciali: lo si intende fare, secondo la Regione, anche bloccando gli arrivi «di scarti e sovvalli derivanti dal trattamento di rifiuti urbani di altre regioni, fatti salvi eventuali accordi tra regioni». Palazzo Strozzi Sacrati lavorerà inoltre a un accordo con i gestori affinché i rifiuti speciali toscani, compresa la frazione organica, abbiano la priorità rispetto a quelli provenienti da fuori regione. L’obiettivo dichiarato è impedire l’arrivo di circa 195000 tonnellate annue di rifiuti urbani e urbani speciali presso le discariche toscane da fuori regione.

Più porta a porta e raccolta di prossimità Per aumentare l’apporto della raccolta differenziata, la Regione Toscana destinerà 30 milioni di euro a favore degli Ato per gli interventi di raccolta porta a porta e raccolta di prossimità dei rifiuti: la decisione, presa oggi con una delibera, prevede un forte impegno sulla raccolta di organico, che si vuole incrementare di 300mila tonnellate in tre anni così da arrivare, come da previsione, a 620.000 tonnellate. «Sulle altre frazioni – ha affermato l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni – dobbiamo chiudere il ciclo del riutilizzo, per l’organico favorire gli impianti di biodigestione anaerobica che rappresentano la nuova frontiera tecnologica disponibile, mentre per la carta dobbiamo creare un meccanismo col distretto cartario che consenta di recuperare tutte le 280mila tonnellate prodotte».

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