
“Oggi sto da Dio” è un titolo evocativo e abbastanza ottimista da farci immaginare che si tratti di un’affermazione di grande serenità. Ma subito sorge un sospetto: non sarà invece un richiamo inquietante, una convocazione di fronte al ‘capo supremo’? La risposta venerdì 27 e sabato 28 febbraio al Teatro Puccini di Firenze. In scena Bianca Guaccero e Sergio Assisi.
Tra comiche divagazioni e pensierosi allarmi – Fin da subito si respira un’aria di comica inquietudine in cui i nostri protagonisti, sottoposti ad un certo stress dovuto all’attesa, dimostrano presto i loro caratteri ed i loro difetti. Sembra che vengano messi alla prova sotto l’occhio severo di una candid camera. Ma qualcosa di più li aspetta. La segretaria informa Sant’Ambrogio, San Pietro e San Gennaro che Dio, stanco e demoralizzato, sta cercando un sostituto per prendersi una pausa. La scelta del sostituto ricadrà su uno di loro in base all’esito delle prove a cui verranno sottoposti. Devono dimostrare che vale ancora la pena spendersi per sostenere gli altri, che si può migliorare, che si può cambiare. E soprattutto devono dimostrare di essere affiatati e di sapersi aiutare pena la cancellazione dell’Italia e dei suoi abitanti dalla faccia della terra come esempio e monito a tutte le genti. In una commedia amara in cui il paradosso è solo il punto di partenza per un cammino fantasioso e riflessivo, tra comiche divagazioni e pensierosi allarmi, gli autori ci portano davanti ad un Dio stanco di assistere alle nostre scelte un po’ scontate, ai nostri limiti, alle nostre frustrazioni ma sempre pronti a ripartire e a bersi un caffè insieme.