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L'ex responsabile comunicazione di Banca Mps David Rossi

SIENA – “Un accertamento che andava fatto anni fa”. Così Paolo Pirani, legale di Antonella Tognazzi, ex compagna di David Rossi, il capo comunicazione di banca Mps morto la sera del 6 marzo 2013, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sugli accertamenti in corso a Siena da parte dei Ris sull’ufficio dell’ex manager di Mps e sul vicolo di Monte Pio dove è precipitato.

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“Ci aspettiamo che la commissione lavori in maniera tranquilla e serena e che faccia tutti gli accertamenti che noi avevamo già richiesto, e che vengano fatti con strumenti di nuova generazione” ha aggiunto Pirani commentando i lavori della commissione d’inchiesta oggi a Siena. In merito ai dettagli su quella sera che stanno emergendo dalle audizioni in commissione parlamentare d’inchiesta, Carmelo Miceli, anch’egli legale dell’ex compagna di Rossi, ha aggiunto: “Non ci stupisce che un inquirente abbia raccontato quello che è evidente, ci stupisce che l’abbia fatto ad anni di distanza, che ancora oggi qualcuno si ostini a non ritenere necessaria la riapertura delle indagini e ci parli di possibili indagini spezzettate”. Per Miceli, “questa è una vicenda che necessita di una riapertura e di una trattazione globale”.

“Qualcuno aveva alterato la scena del crimine, noi l’avevamo detto e scritto nell’opposizione all’archiviazione e ci era stato risposto che quanto fatto era normale per l’attività perquirente dei pm” ha aggiunto Ranieri Rossi, fratello dell’ex capo comunicazione di banca Mps David.

“Non mi sembra tanto normale che i pm entrino in un ufficio e possano alterare la scena del crimine – ha aggiunto rispondendo a chi chiedeva cosa pensasse di quanto emerso nelle ultime audizioni in commissione parlamentare -, qualcuno aveva detto e scritto che l’indagine era stata fatta in maniera certosina, ora forse si dovrà ricredere, a meno che non intenda dire che c’è una commissione d’inchiesta che sta perdendo tempo”. Sugli accertamenti in corso ha poi sottolineato: i rilievi 3d sul vicolo è “un accertamento che noi abbiamo fatto cinque anni fa e i cui risultati abbiamo consegnato ai pm con una chiavetta usb, il fatto che non gliene sia fregato niente è un altro discorso”.

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