manutenzione_stradeTaglio dei bilanci provinciali di oltre 96 milioni di euro che si aggiunge ai 37 milioni già “tagliati”di solo pochi mesi fa. E’ la situazione che si trovano ad affrontare le Province toscane di secondo livello dopo le elezioni del 12 ottobre scorso. Nei giorni scorsi nel corso dell’esame delle modalità attuative della Legge Delrio, i nuovi presidenti si sono confrontati su una situazione apparsa subito drammatica per i bilanci con rischi reali per i servizi essenziali.

Manutenzione scuole e strade a rischio I presidenti delle nuove Province hanno espresso una significativa preoccupazione per il fatto che «questi tagli non consentiranno di garantire i servizi essenziali ai cittadini: in primis il riscaldamento e manutenzione nelle numerose scuole superiori o la messa in sicurezza delle strade, anche in previsione dell’inverno»; ma hanno anche richiamato il rischio concreto di non poter attuare la “riforma Delrio” che prevede la costituzione di un ente di secondo livello eletto dai Sindaci, e al servizio dei Comuni.

Preoccupazioni per i dipendenti La preoccupazione si estende anche ai 4.500 dipendenti provinciali presenti in Toscana, che  «svolgono con professionalità il loro lavoro in tempi di così grande incertezza a causa anche dei gravi ritardi per il riordino delle funzioni, affermando il netto rifiuto a svolgere il ruolo di Commissari liquidatori». I presidenti hanno inoltre rilevato come «l’attuazione della Legge Delrio, progettata come uno dei cardini attorno cui riorganizzare e semplificare il sistema istituzionale del Paese ed iniziata con la loro elezione da parte di Sindaci e Consiglieri comunali, risulterebbe seriamente compromessa dalla manovra finanziaria» e ne rifiutano la responsabilità per l’eventuale fallimento dell’attuazione della 56/14. Allo stato attuale infatti risulta semplicemente inimmaginabile pensare di gestire le funzioni delegate dalla Regione, se non finanziate integralmente.

 

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