“Ho chiamato Gino Strada subito, non appena avuta la notizia dalla Tv dell’arresto dei tre operatori di Emergency (nella foto il fondatore Gino Strada). Gli ho espresso piena, assoluta e incondizionata solidarietà nei confronti del dottor Marco Garatti, che conosco personalmente, e dei suoi collaboratori”.Così l’assessore regionale alla cooperazione internazionale della Toscana, Massimo Toschi, sulla vicenda dei tre operatori di Emergency arrestati in Afghanistan. “Oggi – continua Toschi – ho chiamato la Farnesina e ho parlato con la Direzione Generale per l’Asia. Ho chiesto il massimo impegno per la tutela dei volontari italiani – sottolinea l’assessore regionale – ed ho avuto in risposta la più ampia assicurazione.Mi è stato assicurato, in proposito, che l’impegno dimostrato e le cose fatte da Emergency in questi anni non sono soltanto patrimonio dell’associazione ma appartengono a tutta l’Italia”.


I motivi dell’arresto – Nel colloquio fra l’assessore regionale della Toscana e il Ministero degli Esteri si è parlato anche della possibile origine dell’arresto dei tre italiani. “L’ipotesi che viene fatta – ha riferito Toschi – è che si tratti di una iniziative presa a livello locale. In uno Stato molto sfilacciato come quello afghano, è possibile che vi siano zone grige e ambigue, che portano ad iniziative come questa, a cui potrebbe essere estranea la stessa presidenza Karzai. Da parte mia – ha concluso Toschi – ho ricordato che l’Italia sostiene la presidenza Karzai e dunque il governo Karzai deve fermare operazioni come questa, che sono delle vere e proprie provocazioni, che hanno l’unico scopo di cacciare Emergency dall’Afghanistan”. Anche l’assessore Massimo Toschi ha firmato l’appello lanciato sul sito di Emergency per la liberazione dei tre italiani arrestati.


Firenze

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