Garantire la massima sicurezza e la piena fruibilità del centro storico fiorentino alla cittadinanza. E’ l’obiettivo di un provvedimento adottato dal Prefetto di Firenze Laura Lega che in determinate zone della città potenzia l’attività di contrasto già in atto contro lo spaccio di stupefacenti ed i reati contro le persone, vietando lo stazionamento a persone dedite ad attività illegali e disponendone l’allontanamento. L’ordinanza ha validità di tre mesi. «Firenze è una città sicura – sottolinea il prefetto Lega – e vogliamo rafforzare e consolidare l”azione già messa in atto dalle Forze di Polizia e dalla Municipale», che negli ultimi mesi hanno incrementato i servizi di prevenzione e controllo, «per rendere più difficile il radicamento di fenomeni di illegalità e di degrado”»

Le zone rosse In sostanza sarà vietato stazionare in determinate aree «a soggetti che ne impediscano l’accessibilità e la fruizione con comportamenti incompatibili con la vocazione e la destinazione» delle stesse. Sarà ritenuto responsabile di tali condotte «chiunque sia stato denunciato per aver compiuto attività illegali in materia di stupefacenti, per reati contro la persona o per danneggiamento di beni» o anche per il commercio abusivo. L’ordinanza si applicherà nell’area della Fortezza da Basso, nel parco delle Cascine, in via dei Servi, piazza dei Ciompi, via dell’Ariento, via Sant’Antonino, borgo San Lorenzo, piazza del Mercato centrale, via Nazionale, largo Fratelli Alinari, piazza della Stazione, via Panicale, via Guelfa, via de’Benci, largo Pietro Annigoni, via dei Pandolfini e piazza San Jacopino.

Il sindaco Nardella: «Provvedimento utile» L’ordinanza della Prefettura di Firenze per garantire più sicurezza e la piena fruibilità del centro storico alla cittadinanza «è un provvedimento senz’altro utile, che rafforza l’azione che già le forze dell’ordine stanno svolgendo nel nostro territorio nonostante il fatto che siano sotto organico – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – Come Comune abbiamo collaborato attivamente, perché credo che il gioco di squadra possa essere molto utile». Questo provvedimento, ha puntualizzato, «non lede la libertà di movimento e soprattutto non colpisce cittadini che onestamente conducono una vita in luoghi pubblici e si muovono nelle aree pubbliche. Credo che sia una risposta contingente ad un problema percepito dai cittadini come un problema serio di sicurezza. Mi riferisco soprattutto allo spaccio».

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