Melba/Momar, la campagna oceanografica condotta dai ricercatori del LaMMA, scoprirà quanto sono profonde, quanto si muovono, quale natura biologica e chimica hanno e quanto sono inquinate le acque dell’ Arcipelago Toscano. I ricercatori di diversi paesi europei a bordo della nave francese l’Europe, a partire da questa sera resteranno nel Mediterraneo per tre settimane con l’obiettivo di lavorare alla misurazione dei parametri marini di natura biogeochimica e idrodinamica.


Identikit – Per avere un identikit dettagliato dell’arcipelago sarà fatta una taratura dei modelli scientifici delle correnti marine, saranno effettuati campionamenti sulle caratteristiche biologiche delle acque e carotaggi per monitorare l’inquinamento dei fondali. Il tutto in tre tappe, la prima nell’area Livorno-Capraia-Elba, mentre le altre due tramite un sommergibile autonomo tra la Corsica, le isole di Capraia e Pianosa, e la parte meridionale dell’Arcipelago. ”Una buona programmazione – ha dichiarato l’assessore Anna Rita Bramerini – nasce da una buona conoscenza che sappiamo quanto sia importante per una efficace e valida pianificazione. In quest’ottica il LaMMA, da sempre a servizio della Regione Toscana e’ una risorsa fondamentale perche’ rappresenta una sorta di banca dati per tutti i temi legati all’ambiente e alla gestione del territorio sia su scala globale che su scala locale. Nato proprio con lo scopo di fare da raccordo tra le varie fonti di conoscenza a nostra disposizione, adesso il LaMMA deve potenziare questa sua caratteristica. Il nostro impegno è quello di far sì che sempre più il consorzio faccia dialogare tra loro le conoscenze e metta a nostra disposizione uno spettro il più completo possibile di notizie preziose per la nostra attività”.


Firenze

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