coworking 52100Sta prendendo campo anche ad Arezzo la realtà del co-working, vale a dire la condivisione di spazi e anche di esperienze di lavoro. In un’unica struttura, vari professionisti con competenze diverse, possono affittare una scrivania come fosse il proprio ufficio, fruendo dei servizi che la struttura stessa garantisce.

Parola d’ordine: fare gruppo In città, due sono le realtà che hanno preso piede: Hub Garden e We!52100. Comune denominatore: fare gruppo, sia per abbattere i costi degli affitti che gli uffici impongono, sia per collaborare a progetti che necessitino di varie professionalità. Ma come è visto il coworking ad Arezzo? «Sorprendentemente, a differenza di quanto si potrebbe pensare, fin da subito abbiamo ricevuto pareri molto favorevoli – spiega Giacomo Cretella, fondatore di Hub Garden insieme a Riccardo Marraghini – Infatti, appena presentato il progetto, siamo stati contattati da tanti professionisti che volevano condividere la nostra filosofia e il nostro modus operandi». Ma chi è il coworker tipo? «Chiunque sia interessato a crescere e sviluppare progetti con professionisti del suo settore e di altri, in un ambiente stimolante e creativo – precisa Paco Mengozzi, che con altri due amici, Andrea Trojanis e Lorenzo Bresciani, ha fondato We!52100 – Il coworker è una persona che non si abbandona alla routine quotidiana ma cerca nuovi contatti, nuove collaborazioni e nuovi stimoli per sviluppare in team progetti importanti. I vantaggi sono di avere uno spazio creativo e di rappresentanza a un costo davvero contenuto, senza dover pensare alle utenze o altre problematiche e poter collaborare attivamente con un gruppo di persone di livello professionale alto, ricevendo sia lavoro sia opportunità di crescita».

hubgardenArea di lavoro comune e tutti i comfort Entrambe le strutture sono nate lo scorso anno: We!52100 nel mese di febbraio, Hub Garden nel mese di luglio e da subito hanno raccolto consenso ed entusiasmo. We!52100 conta 18 professionisti “fissi” ed altri che collaborano. «In “We” abbiamo 24 postazioni, una sala formazione da 30 posti e una sala meeting da 15 posti – continua Mengozzi – Ci sono poi uno spazio relax e due open space dove i professionisti allestiscono la propria scrivania. I servizi che offriamo sono tutti compresi nel pacchetto di adesione e vanno da internet ad alta velocità, segreteria, tutte le utenze e possibilità di utilizzo delle sale comprese nel pacchetto mensile». Il nome Hub Garden, invece, deriva da una delle caratteristiche principali dell’edificio: un piccolo e accogliente giardino centrale. «E’ il luogo ideale anche solo per la pausa caffè o per prendere ispirazione – racconta Cretella – Tutto intorno al giardino sono situati i vari uffici. In totale le stanze sono 9, in più c’è la parte living, una grande stanza centrale all’ingresso dove organizziamo i nostri eventi interni e dove chiunque potrà sempre venire a visitare mostre. Tra i servizi previsti, noi garantiamo l’uso di internet, delle aree comuni, la possibilità di usufruire della stampante, l’uso della sala riunioni, la pulizia degli spazi comuni e l’utilizzo dello spazio living per l’organizzazione di eventi/meeting».

Professionisti in rete e spazio alla creatività Ma queste realtà di coworking non si limitano ad “ospitare” professionisti, mettendoli in rete. Organizzano eventi, si occupano di formazione e sfornano idee. Qualche esempio: lo scorso 19 febbraio, Hub Garden ha dato vita ad una nuova Associazione Culturale, la Hub Art, nata con lo scopo di promuovere e realizzare eventi artistici di vario genere a livello nazionale. Inoltre il 9 aprile, all’interno degli spazi di Hub Garden, sarà presentata la nuova mostra di stampe di Urto, un giovane street artist che gravita nell’ambiente fiorentino. Altra iniziativa a breve, saranno i corsi dedicati all’insegnamento della comunicazione via social network. Per quanto riguarda invece We!52100, organizza periodicamente workshop, seminari, incontri, ma anche meeting, mostre fotografiche e d’arte. Il prossimo appuntamento è con 3 seminari di europrogettazione e un workshop dedicato al travel. Inoltre è in previsione, con gruppi di imprenditori, l’apertura di spazi simili in altre città toscane e a Milano. In primavera, infine, sarà presentata una piattaforma digitale con cui valorizzare la figura dei freelance, in uno scambio continuo tra professionisti e spazi di lavoro.

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