pensionati_jpg.jpg«La legge di stabilità non contiene l’intervento migliorativo sulle pensioni basse, da noi auspicato da tempo; per cui non possiamo che giudicarla in modo negativo». E’ questo il commento del presidente Anp-Cia Toscana Alessandro Del Carlo, sulla “Stabilità” presentata nei giorni scorsi: «Un miglioramento in questa direzione era indispensabile – aggiunge il presidente dell’Associazione nazionale pensionati della Toscana -; si tratta di un’emergenza sociale perché le pensioni negli ultimi anni hanno perduto gran parte del loro potere d’acquisto dando luogo a situazioni sociali insostenibili. Su questo tema l’Anp – prosegue Del Carlo -, ha raccolto oltre 100 mila firme in tutta Italia che presto saranno consegnate a Palazzo Chigi proprio per manifestare l’urgenza e la gravità della situazione di otto milioni e mezzo di pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro al mese, di cui due milioni e mezzo, solo 500 euro. Il rinvio al 2017 è deludente e suona come una nuova “promessa da marinaio”; insisteremo e continueremo a lottare finché non ci sarà una risposta dignitosa a riguardo».

Della legge di stabilità si possono apprezzare diversi aspetti – aggiunge Anp Toscana -, come la volontà di favorire la crescita economica e occupazionale e la ripresa dei consumi. Ma in relazione all’eliminazione della Tasi sulla prima casa, sarebbe stato meglio prevedere una gradualità nella esenzione dell’imposta magari escludendo da tale beneficio i soggetti più abbienti. Positiva ma priva di sostanza, invece, l’estensione della No Tax Area per i pensionati; mentre è da apprezzare lo stanziamento per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, nonché l’incremento del fondo per la non autosufficienza, sulla quale comunque è necessaria una legge specifica a riguardo che delinei una strategia nazionale per affrontare questo fenomeno.

Parere positivo anche per l’eliminazione dell’Imu sui terreni agricoli, ma rimane l’assurda situazione dei pensionati ex agricoltori che risiedono in pianura che dovranno continuare a pagarla.

Sulla sanità c’è una forte preoccupazione per la continua riduzione delle risorse a disposizione del sistema sanitario; il miliardo di euro in più è solo teorico in quanto legato alla revisione della spesa che per la toscana si potrebbe tradurre in ulteriori pesanti tagli con il rischio di veder diminuire i servizi socio sanitari soprattutto nelle aree rurali e montane, che invece hanno bisogno di ulteriori e più efficienti servizi.

Una legge di stabilità che merita il voto dell’insufficienza per quanto riguarda pensioni e sanità; una bocciatura secca sulla previsione di aumentare l’uso del contante per i pagamenti perché incoraggia l’evasione fiscale, mentre su altri temi c’è un apprezzabile tentativo di favorire crescita economica e occupazione. L’Anp Cia Toscana chiede al Parlamento di correggere le criticità sollevate, magari aprendo anche un necessario dialogo con le forze della rappresentanza sociale per trovare con esse le soluzioni più idonee.

 

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