nonsisacomeLa Compagnia Lombardi-Tiezzi va letteralmente alla conquista della Toscana presentando su numerosi palchi della regione la loro versione di un’opera firmata da Pirandello, dedicata a fatti accaduti… “Non si sa come”. Tante le tappe in programma, dalla costa all’entroterra: dal 3 al 5 marzo è a Siena al Teatro dei Rinnovati (ore 21.15); il 6 si sposta al Comunale di Barberino di Mugello (ore 21)., per poi arrivare la sera successiva, il 7, al Mecenate di Arezzo (ore 21.15) e il 19 al Metropolitan di Piombino (ore 21), fino a toccare anche i palchi della Nuova Sala Garibaldi di Carrara l’11 e 12 (ore 21), del Verdi di Pisa il 14 (ore 21) e il 15 (ore 17) e del Goldoni di Livorno il 17 e 18 marzo (ore 21).

Toscana terra ispiratrice Proprio in Toscana, precisamente nella Castiglioncello del 1934, aveva preso vita lo scritto durante il relax della villeggiatura dell’artista, che vide poi lo spettacolo in scena – dopo un debutto a Praga a cui non presenziò – il 13 dicembre dello stesso anno a Roma in pieno periodo fascista. E si sa, non era proprio semplice fare arte all’epoca. La storia si apre con un quadretto idilliaco che ci porta in una mattina di fine settembre sul terrazzo della bella dimora di Giorgio Vanzi, dove questi si trova insieme ad amici tutti esponenti della borghesia agiata e accomunati da una vita disinvolta. Tuttavia, questa vita paradisiaca non è ciò che sembra. Al centro della situazione si pone infatti il ‘peccato’ di Romeo Daddi che, dopo aver ceduto ad un momento di passione con la moglie di Giorgio, Ginevra, si mette a riflettere su quanto sia facile commettere un atto che forse può rivelarsi una colpa, senza averne responsabilità, perché il fatto è accaduto non si sa come, fuori della coscienza di chi lo ha compiuto.

Il cast In scena, un cast composto da Marco Brinzi, Francesca Colella, Elena Ghiaurov e Pia Lanciotti sulla drammaturgia di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi (quest’ultimo anche alla regia), le scene di Pier Paolo Bisleri, i costumi Giovanni Buzzi e disegno luci di Gianni Pollini.

 

 

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