PISA – Sotto i manifesti dell’associazione “Pro vita & famiglia” contro l’aborto. Sopra la replica di “Non una di meno”, che li ha coperti con la scritta “10 donne su 10 devono avere il diritto di scegliere”.

Azione improvvisa del nucleo femminista, che a Pisa ha deciso di rispondere agli antiabortisti. Sfruttando il fatto che sotto la torre pendente quei cartelli non fossero stati tolti. A differenza di quanto era avvenuto a Firenze, dopo l’affissione di Pro vita era stata bloccata, appellandosi al codice della strada.

“Mettere a rischio il diritto all’aborto significa mettere a rischio le nostre stesse vite: vi ricordiamo che attorno a quel feto galleggiante, che tanto vi piace rappresentare, c’è il corpo di una persona vivente, senziente e capace di decidere per sé.Ogni anno si verificano nel mondo 121 milioni di gravidanze indesiderate, di cui più della metà si conclude con un’interruzione (per un totale di 73 milioni di aborti l’anno) – hanno evidenziato da Non una di meno -. Di queste, circa 25 milioni avvengono in modo insicuro a causa di leggi restrittive e portano alla morte di 39.000 donne ogni anno e all’ospedalizzazione di 7 milioni per complicanze”.

L’8 marzo l’associazione organizzerà una manifestazione, con partenza da piazza Guerrazzi.

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