PISA – Parte allo Spazio Arno Vivo l’agosto di Pisa Jazz Rebirth, festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa.

Dopo la conclusione del main program al Giardino Scotto gli eventi collaterali della manifestazione continuano tutti i venerdì sul lungarno Bruno Buozzi con quattro appuntamenti a ingresso gratuito dedicati alle musiche dal mondo.

Si parte il 4 agosto alle 21.15 con un doppio live: in apertura il duo formato dal percussionista del Burkina Faso Inoussa Dembelè e dal chitarrista e cantante italo-francese Sandro Joyeux offrirà un repertorio che spazia dai brani originali alle rivisitazioni di classici e tradizionali africani, un viaggio attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, tra le banlieues parigine e il reggae giamaicano.

A seguire Mali Blues: Dimitri Grechi Espinoza (sassofoni) e Gabrio Baldacci (chitarre elettriche), forti dell’esperienza nei Dinamitri Jazz Folklore, formazione che ha fatto delle radici africane del blues la propria cifra stilistica, aprono a territori desertici e ritmi circolari una proposta musicale in collaborazione col polistrumentista Andrea Beninati al violoncello e alla batteria. L’esperienza di Espinoza con musicisti tuareg, berberi – tra i quali Tartit e Bombino – e maliani – come Samba Tourè e Afel Bocoum – grazie alle collaborazioni col Festival au Désert di Timbuktù e Firenze, rende questo progetto prima di tutto una piattaforma aperta che accoglie interventi e innesti di culture altre sia a livello compositivo che nelle occasioni live. E sarà proprio questa l’occasione di un incontro tra discipline artistiche, la musica e la danza: il concerto sarà infatti arricchito dal dialogo con i movimenti della danzatrice Sara Capanna, talentuosa performer toscana già collaboratrice di affermate compagnie teatrali e di danza come Animali Celesti e Company Blue (info su www.pisajazz.it).

Il programma ad Arno Vivo continua venerdì 11 agosto alle 21.45 con Kora Beat, uno tra i più interessanti progetti del panorama world/jazz in Italia, che festeggerà sul palco il decennale di attività. La band è nata a Torino da un’idea del Maestro Cheikh Fall, musicista senegalese di Dakar e maestro della kora – arpa dell’Africa occidentale suonata soprattutto nella musica tradizionale – per esplorare le potenzialità di questo particolare strumento nell’incontro con generi diversi come il jazz, il funk, ed i ritmi africani moderni. Il risultato è una miscela di suoni del tutto innovativa, sorretta da un groove coinvolgente (Andrea di Marco basso elettrico, Badara Dieng percussioni, Samba Fall batteria) e caratterizzata dal dialogo tra la Kora di Cheikh Fall e e il sax di Gianni Denitto.

Venerdì 19 agosto alle 21.45 ci spostiamo in Grecia con i Deli Teli: un cocktail esplosivo di rock’n’roll e tsifteteli greco degli anni ’60 per un repertorio di successi dimenticati che un tempo incendiarono Atene, con un’energia contagiosa e una sottile dose di melodramma mediterraneo.

Venerdì 25 agosto alle 21.45 si torna su sonorità decisamente più contemporanee, a cavallo tra jazz, hip hop ed elettronica con il nuovo quartetto di Daykoda, tra i vincitori di Nuova Generazione Jazz 2023, con Matteo D’Ignazi alla batteria, Andrea Dominoni al basso e Riccardo Sala al sax. Nome d’arte scelto dal produttore ventiseienne milanese Andrea Gamba, Daykoda produce musica elettronica fuori dagli schemi, colorata dalla sperimentalità del nu-jazz, ispirata al sound di progetti come Flying Lotus, Kamaal Williams, Thundercat e dall’intera scena jazz britannica.

www.pisajazz.it

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