artglassA spasso per piazza dei Miracoli con indosso un paio di occhiali “magici”. E’ l’emozionante avventura che possono vivere i turisti in vacanza a Pisa, per un nuovo modo di fare turismo e conoscere la storia dei monumenti. Il tutto è reso possibile dalle videoguide indossabili di ARtGlass/Gruppo Capitale Cultura che, grazie alla partnership con Duomo 7 (società di gestione dei percorsi turistici pisani, che gestisce la commercializzazione del nuovo servizio) ha realizzato il percorso di visita, e in collaborazione con il Comune di Pisa.

La leggenda delle unghie del Diavolo
La leggenda delle unghie del Diavolo

Tra storia e curiosità Con ArtGlass conoscere i monumenti diventa un gioco divertente in cui il turista diventa protagonista con la possibilità di interagire. Come? Si noleggiano gli occhiali all’Infopoint turistico in piazza dei Miracoli al costo di 8 euro, si indossano e si inizia la passeggiata “tecnologica”. Avvicinandosi alla Torre Pendente si potranno conoscere e visualizzare tutti i dettagli sulla sua costruzione e passando vicino al Duomo se ne potrà conoscere la storia. Ma non solo. Gli ArtGlass hanno una marcia in più. Fiancheggiando il lato sinistro del Duomo questo occhiali speciali riveleranno un’inquietante leggenda mostrando le unghie del Diavolo, mentre sulla porta centrale della cattedrale davanti al battistero ecco la simpatica storia della lucertola a doppia coda, tanto cara agli studenti pisani.  Leggende e curiosità che promettono di raccontare Pisa e i pisani attraverso riti e emozioni che spesso una guida cartacea o una mappa non sono in grado di descrivere.

L'ad di Inera Pini con Simona Bonafè
L’ad di Inera Pini con l’europarlamentare del Pd Simona Bonafè

Interazione divertente «L’obiettivo è creare un’interazione divertente – spiega ad agenziaimpress.it Andrea Pini, ad di Inera –   regalando un nuovo modo di visitare la città sfruttando le nuove tecnologie. Smartphone e tablet fanno ormai parte del nostro vivere quotidiano, allora perché non usarle per rendere ancora più piacevole la nostra vacanza? Nasce da qui l’idea degli ArtGlass di Pisa, un progetto unico a livello mondiale negli spazi aperti, con una vastità di informazioni e possibilità di interazioni infinite». Tredici sono le localizzazioni in  piazza dei Miracoli  per un percorso di 45 minuti disponibile in italiano e in inglese. «Ma Art Glass è un progetto in continua evoluzione – aggiunge Pini -. Entro la fine della prossima settimana saranno disponibili le versioni in lingua spagnola, tedesca e francese e entro giugno ci sarà anche la versione russa; a fine maggio arriverà la versione per bambini e ragazzi della durata di 30 minuti e entro settembre sarà disponibile una visita più lunga con itinerari anche fuori piazza dei Miracoli».

ArtGlass verso Expo?  Ad essere coinvolti nel progetto anche numerosi attori pisani che hanno prestato il loro volto e la loro voce per vestirei panni di guide d’eccezione come Galileo Galilei e per descrivere i monumenti. «Si tratta di una vera e propria sfida – aggiunge l’ad di Inera – perché come società abbiamo investito soldi e risorse umane in questo progetto, ma è anche un’opportunità perché un turismo sempre più tecnologico è il futuro. Gli Art Glass non vogliono mandare in pensione le vecchie guide cartacee, ma affiancarsi ad esse regalando un esperienza diversa a chi non vuole solo imparare ma anche divertirsi». E da Pisa il progetto di un turismo “a quattr’occhi” potrebbe presto espandersi ad altre città della Toscana ed attirare l’interesse di realtà italiane a forte vocazione turistica, magari sfruttando la visibilità di Expo, ospiti dello stand della Regione Toscana. «Un invito ufficiale non l’abbiamo ancora ricevuto – conclude Pini – ma saremmo più che onorati di partecipare per dar prova dell’eccellenza toscana in un settore che per la tutta la Regione rappresenta una linfa vitale».

Ogni volta un’esperienza diversa Art Glass promette un’esperienza che non sarà mai uguale a quella precedente. Gli ideatori, infatti, attiveranno a breve anche la possibilità di scattare foto durante la visita, pubblicare sui propri profili social pensieri e scatti e, addirittura, avere il “merito” di raddrizzare la Torre di Pisa. Piccole soddisfazioni anche se solo virtuali.

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