Scandalo-Mps-gli-otto-bonifici-incriminati_h_partb-2.jpgLa dirigente di Conad Tirreno, Fiorella Bianchi, nominata nel Cda di Mps dall’assemblea dei soci del 16 aprile, «è stata ritenuta indipendente ai sensi del TUF, ma non ai sensi del Codice di autodisciplina, in considerazione della significatività di rapporti creditizi in essere tra la banca e le società facenti capo al gruppo in cui il suddetto Consigliere riveste l’incarico di Direttore Generale». E’ quanto si legge in una nota stampa pubblicata sul sito internet di Banca Mps.

La spaccatura Venerdì scorso all’ordine del giorno del Cda c’era proprio «la verifica della sussistenza dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei Consiglieri e Sindaci eletti». Fiorella Bianchi si era dichiarata indipendente al momento della presentazione della lista dei soci pattisti per il 9% del capitale azionario della banca (Fondazione Mps, Fintech e Btg Pactual) ed era stata inserita tra i nominativi per il Cda su indicazione della Fondazione Mps. La sua candidatura aveva creato una spaccatura all’interno dello stesso ente e il presidente Marcello Clarich, insieme alla sua vice Bettina Campedelli, era finito in minoranza nella riunione della deputazione amministratrice che aveva indicato i nominativi per il Cda della banca.

Resta al suo posto La consigliera Bianchi resta comunque in carica «come amministratore non indipendente – prosegue la nota della banca – ai sensi dello statuto». Dopo le verifiche sul possesso dei requisiti di indipendenza anche per gli altri consiglieri «il Cda – conclude la nota – si conferma quindi composto in maggioranza da amministratori indipendenti».

Il nodo aumento di capitale Intanto a Palazzo Sansedoni sono inizati i lavori della deputazione amministratrice che ha sul tavolo l’adesione o meno all’aumento di capitale della banca. La Fondazione Mps, attualmente con il 2,5% del capitale azionario, è di fronte ad un bivio. Se da una parte i segnali dati dalla trimestrale di Rocca Salimbeni sono positivi dopo tre anni, dall’altra c’è una fusione all’orizzonte che ridurrà ulteriormente la ‘forza’ della Fondazione in banca. Difficilmente comunque la decisione definitiva sarà presa nella riunione odierna.

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