sanzo_salvatore03Sono state presentate ieri  nella sede della Regione Toscana di Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze le dieci candidature di sportivi (9 atleti ed una squadra) che si contenderanno la vittoria finale del ‘Pegaso per lo sport 2015’, ovvero la massima onorificenza sportiva regionale per quanto è accaduto l’anno scorso. Premiazione finale che avverrà il prossimo 26 gennaio allo ‘Spazio Reale’ di Firenze ad opera del governatore della Toscana Enrico Rossi. I candidati alla vittoria finale sono il pugile Angelo Ardito, il paracanoista Pier Alberto Buccoliero, i nuotatori Gabriele Detti e Chiara Masini Luccetti, la fiorettista Martina Batini, la pattinatrice Giada Cavataio, il maratoneta Daniele Meucci, il velista Ettore Botticini, il coach di basket Paolo Moretti e la squadra di volley femminile de Il Bisonte Firenze. Proprio la nomina dei dieci finalisti al premio ‘Pegaso per lo sport’ di quest’anno è stata l’occasione per incontrare e fare una chiacchierata a trecentosessanta gradi con il presidente regionale del Coni Toscana Salvatore Sanzo.

Che bilancio fare del 2014 in ambito sportivo per la nostra regione?

«Il bilancio è senz’altro positivo, anche in termini di organizzazione di manifestazioni: penso alla World League, a quello che è successo con i Mondiali di ciclismo, i Mondiali di vela in Maremma, e tanti altri eventi. Sono tanti i ragazzi che si sono messi in luce da Batini a Meucci alla squadra di pallavolo del Bisonte. Insomma penso che lo sport toscano sia assolutamente ad ottimi livelli, possiamo anche migliorare però noi dobbiamo lanciare un messaggio verso chi non lo pratica, ovvero iniziare a farlo per la salute, per un miglioramento anche della propria situazione psicofisica. Con la premiazione del ‘Pegaso d’oro’ si dia un segnale a chi vince nello sport nella nostra regione ma anche un segnale verso chi poi dovrà migliorare lo sport per migliorare la propria condizione fisica».

Tanti dei candidati di quest’anno sono anche di sport che si definiscono minori ma che stanno crescendo ma manca il calcio. E’un segnale?

«Il calcio toscano non sta male. La Fiorentina da questo punto di vista fa da traino ad altre società sportive, abbiamo il Livorno in serie B, l’Empoli che è stato promosso in serie A. Il calcio ad alti livelli sta bene. Forse è il messaggio del calcio che deve cambiare ed essere più attuale rispetto ad altre discipline sportive. Sono convinto che anche il calcio raggiungerà presto quella maturità che deve essere necessaria. Penso non solo ai risultati ma anche ai bambini».

Nel frattempo la giunta di Palazzo Vecchio a Firenze ha approvato con la prima delibera del 2015 la proposta presentata dalla Fiorentina per la costruzione di un nuovo stadio. Che cosa significa tutto ciò per un presidente del Coni come lei che spinge molto per una nuova impiantistica sportiva?

«Quello che è stato compiuto nei giorni socrsi parte della giunta comunale di Firenze penso sia un’importante atto di maturità da parte dell’amministrazione della città che ha sempre dimostrato interesse verso la tematica di una nuova impiantistica per la principale squadra di calcio della città. La Fiorentina ha sicuramente necessità di un impianto di proprietà privato, e non voglio dire che Firenze sia l’unica città della Toscana ad avere questa possibilità ma quasi. Si deve superare l’idea secondo cui chi ha un impianto di proprietà di calcio automaticamente ha guadagni e fa fatturato. Lo possono fare solo alcune società sportive. Gli investimenti sono sicuramente molto alti ma che vanno verso una sfida del futuro, uno stare in Europa anche da questo punto di vista. In Toscana e più in generale in Italia siamo un po’ indietro rispetto ai paesi europei ed invece dobbiamo riattualizzarci. Il Credito sportivo ritengo che possa darci una grande mano da questo punto di vista».

Infine un pensiero sulla candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi nel 2024, cosa che potrebbe veder coinvolta anche la Toscana. Che riflessione fa da presidente del Coni regionale?

«Nel presentare la candidatura ad ospitare le prossime Olimpiadi a Roma nel 2024 il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il presidente del Coni Giovanni Malagò non hanno avuto paura. Questa è una nota di merito e, siamo al loro fianco come Coni Toscana per cercare di portare le Olimpiadi in Italia. Sarebbe davvero un grandissimo successo ed anche una possibilità economica significativa per tutta la nazione. Auspico che la Toscana e Firenze possano ospitare alcuni eventi delle Olimpiadi che sarebbero assegnate a Roma, insieme ad altre città italiane. Credo che l’Italia abbia grandissime potenzialità sotto questo aspetto: ha una storia, una tradizione, una cultura anche sportiva superiore a tantissime nazioni».

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