SIENA – Il giocatore di calcio del Genoa Manolo Portanova interrogato in Procura a Siena nell’ambito dell’inchiesta che lo vede accusato di violenza sessuale di gruppo.

Come richiesto dal suo legale Gabriele Bordoni dopo l’avviso di conclusione indagini, Portanova è stato ascoltato questa mattina per circa 45 minuti dal Pm titolare dell’inchiesta Nicola Marini e il giocatore si sarebbe difeso fornendo la sua versione dei fatti. Il centrocampista del Genoa, sceso in campo ieri sera nella gara persa contro il Milan, era stato messo ai domiciliari l’8 giugno perché accusato di aver partecipato insieme ad altri 3 giovani, di cui un minorenne, alla violenza sessuale perpetrata in un appartamento del centro storico di Siena ai danni di una 21enne studentessa universitaria. In sede di interrogatorio di garanzia Portanova si era avvalso della facoltà di non rispondere; la misura cautelare dei domiciliari era stata revocata dal Gip Jacopo Rocchi l’8 luglio e tramutata in divieto di avvicinamento alla ragazza consentendo così al giocatore di unirsi alla squadra.

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 “Il mio assistito ha avuto la possibilità di spiegare tante cose che era doveroso spiegare, l’interrogatorio si è svolto con franchezza e lealtà reciproche, è stato utile per tutti”. Così l’avvocato Gabriele Bordoni, difensore del centrocampista del Genoa Manolo Portanova, commenta l’interrogatorio che si è svolto oggi per il suo assistito in procura a Siena. “Può darsi che possano esserci esigenze istruttorie nuove su quanto emerso nell’interrogatorio, in quel caso le condivideremo con il pm Nicola Marini” ha aggiunto Bordoni.

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