L'esultanza della Primaverda della Fioretina dopo la vittoria sul Torino (foto: ViolaChannel)
L'esultanza della Primaverda della Fioretina dopo la vittoria sul Torino (foto: ViolaChannel)
L’esultanza della Primaverda della Fioretina dopo la vittoria sul Torino (foto: ViolaChannel)

Nove punti di vantaggio sulla seconda in classifica, con una partita in più, ma una in meno da disputare in senso assoluto in regular season. Con il successo di sabato scorso contro il Torino, la Fiorentina Primavera ha messo la freccia in graduatoria contro forse la più seria avversaria per il primato, lo stesso Toro, una delle formazioni giovanili accreditate per la vittoria finale del primo torneo per Under 21 in Italia, e uno dei gruppi qualitativamente migliori a livello adolescenziale calcistico.

La vittoria della Primavera viola contro i parietà del Torino E pensare che dopo i primi 45’ della sfida ai granata la squadra guidata da Federico Guidi era sotto di due gol e con un uomo in meno, dunque forse nelle condizioni peggiori nel mondo del pallone per cercare la via della rimonta e poi della vittoria. Come è andata poi a finire è noto: la Fiorentina ha vinto 3-2, piazzando uno dei ritorni più sensazionali che il mondo Primavera ricordi, in una gara che non sarà dimenticata facilmente non solo da chi era sabato scorso allo stadio Bruno Buozzi ma anche a chi ha assistito all’incontro in tv, trasmesso da Raisport 1, e che ha fatto share record pur essendo stato irradiato ad orario difficile (ore 11) per fare grandi ascolti: 11%. Ma cosa è accaduto nell’intervallo fra il primo ed il secondo tempo della gara contro il Torino? In realtà niente di particolare ma si sono applicate cose che accadono già da due anni e mezzo in prima squadra, sulla formazione Primavera. Innanzitutto la Fiorentina Primavera dalla scorsa estate si avvale di un motivatore, che è in realtà una sorta di tutor psicologico che aiuta a canalizzare meglio le proprie forze fisiche e psicologiche nel lavoro quotidiano e poi naturalmente anche nelle singole partite.

I segreti della Primavera gigliata La vera novità però sta nel fatto che durante ogni match, nella parte più alta dello stadio dove è impegnata una squadra viola, ci sono almeno due componenti dello staff tecnico gigliato che seguono il match da una prospettiva diversa da quella dell’allenatore, avvalendosi di supporti video e raccolta dati tecnologizzata, e che quando l’arbitro fischia due volte per decretare il termine dei primi 45’, si fiondano nello spogliatoio della Fiorentina e raccontano al tecnico prima, ed ai suoi assistenti in panchina poi, cosa hanno analizzato dall’alto. In prima squadra gli specialisti sono il tattico Simone Montanaro, ed il collaboratore tecnico, ex vice allenatore della Nazionale italiana di calcio a 5, Riccardo Manno, che visualizzano la gara al Franchi da uno sky box centrale, per poi scendere in tutta fretta le scale a fine primo tempo ed analizzare con Montella le possibili varianti per la ripresa. È accaduto lo stesso anche nella gara contro il Torino di sabato scorso, in cui la differenza l’hanno fatta la voglia di riscatto della Primavera gigliata dopo il primo pesante 0-2 subito, e poi le variazioni apportate ad inizio secondo tempo con l’analisi fatta sulla base della frazione iniziale. Non è un caso che anche contro il Verona, semifinale persa dello scorso torneo di Viareggio, Bangu e compagni dominarono la scena nel secondo tempo, pur essendo anche in quel caso in inferiorità numerica, ma trovandosi a giocare su un campo, quello di San Giuliano Terme, che certamente non favoriva una squadra tecnica come quella gigliata.

Le lezione al calcio giovanile italiano In un calcio italiano che dovrebbe puntare alla valorizzazione dei propri settori giovanili, uno dei gravi difetti che rimane, è quello di non poter disputare ogni match su terreni di gioco adatti a fare calcio. La più bella partita della Fiorentina Primavera al Viareggio? Sul perfetto sintetico di Altopascio, contro il Psv. Perché puoi analizzare ciò che vuoi alla fine di un primo tempo ma se non ti viene permesso di fare calcio su campi regolari, in squadra puoi avere anche Cristiano Ronaldo, sempre difficile ti sarà portare a casa il risultato. Nel frattempo la sperimentazione dalla prima squadra, sul settore giovanile, di una metodologia lavorativa anche durante il match, utile all’intervallo, arrivata dal football americano, pare stia dando i suoi buoni frutti.

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