Sgominata una banda di albanesi e italiani dediti allo sfruttamento della prostituzione e al traffico della droga. La squadra mobile di Firenze ha eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e due ai domiciliari. Gli investigatori hanno eseguito 40 perquisizioni domiciliari, principalmente a Firenze, nel corso delle quali sono state sequestrate anche armi. Nell'inchiesta, coordinata dal Pm Luigi Bocciolini, sono coinvolti due italiani residenti a Firenze, incensurati: per l'accusa, dietro compenso fornivano supporto logistico all'organizzazione, agevolandola soprattutto nello sfruttamento della prostituzione. Le ordinanze sono state firmate dal Gip di Firenze Erminia Bagnoli
 
Tassisti per caso Secondo quanto emerso, i due italiani coinvolti nelle indagini, e destinatari di misura cautelare, affittavano i loro appartamenti alle prostitute e, dietro pagamento, facevano per loro da tassisti, accompagnandole anche sul “luogo di lavoro”. Tra gli arrestati, anche altri due italiani accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. In base a quanto appreso, il gruppo era costituito principalmente da albanesi, parenti fra loro, che reinvestivano una parte dei proventi dello sfruttamento della prostituzione nel traffico di droga.

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