FIRENZE – “Ci aspettavamo un intervento, siamo delusi”. Non nascondo il malcontento le 300 famiglie che in Toscana assistono persone con Sla dopo l’approvazione del Piano regionale per la non autosufficienza.

“L’ammontare dell’assegno di cura regionale per le persone con Sla non è più sufficiente, ci aspettavamo un intervento, siamo delusi”, fa sapere in una nota Barbara Gonella, presidente di Aisla Firenze. “I costi lievitano e garantire un’assistenza adeguata alle persone non autosufficienti è sempre più oneroso. L’assegno per le persone con Sla non è sufficiente visto l’aumento dei costi e visto il bisogno di assistenza: così facendo tutto ricade sulle famiglie e menomale – spiega ancora Gonella – che ci sono le associazioni come la nostra. Apprezziamo molto il percorso di dialogo e di condivisione che ha portato alla redazione del Piano per la non autosufficienza, un documento che detta le linee programmatiche e gli stanziamenti, ma troviamo insufficiente la cifra destinata alle persone con Sla”.

L’assegno di cura per pazienti con Sla è stato istituito nel 2009 in via sperimentale grazie anche alle istanze di Aisla; nel 2014 è passato da 1.500 a 1.650 euro. Da allora, si afferma nella stessa nota, “nonostante reiterate richieste da parte di Aisla Firenze non è stato più aumentato. Oggi riesce a malapena a coprire i costi di uno o più assistenti personali con regolare contratto”, di solito si tratta di infermieri professionali.

“Ci aspettavamo un maggiore stanziamento di risorse – prosegue Gonella-. È bene ricordare che Aisla Firenze già fornisce gratuitamente molti servizi, pressoché indispensabili, integrando sul campo l’offerta socio-sanitaria e sgravando di molto le famiglie”.

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