«Il torneo deve andare avanti, ma deve essere altrettanto chiaro che ci sono delle regole, e chi le infrange in modo così odioso ed eclatante se ne assume tutte le responsabilità». Sono parole cariche di rabbia e amarezza quelle pronunciate dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito degli incidenti avvenuti domenica scorsa in Piazza Santa Croce, nel corso della partita del Calcio Storico fra Bianchi e Azzurri, interrotta dopo diciannove minuti di gioco per la volontà della squadra di Santa Croce di non proseguire.

«Sono deluso – ha affermato Nardella – Credo però che quando si picchia l’arbitro non ci sono alibi per nessuno. E’ inaccettabile. Quando si picchia l’arbitro in una qualunque competizione agonistica è finita la partita, ed è finito il gioco”. La commissione disciplinare del Calcio storico fiorentino, presieduta dall’assessore alle tradizioni popolari, Andrea Vannucci, ha preso la decisione piu’ attesa: finale il prossimo 24 giugno, San Giovanni, patrono di Firenze, fra i Rossi, vincitori della sfida di sabato scorso contro i Verdi, e Bianchi. L’Amministrazione comunale ha visionato tutte le immagini della semifinale del Calcio storico fiorentino disputatasi tra Azzurri e Bianchi e ha letto attentamente tutti i referti arbitrali, che trovano perfetta rispondenza nelle immagini visionate ed ai sensi dell’articolo 9 comma 10 del regolamento, alla luce della mancata volontà di alcuni giocatori della squadra azzurra di lasciare il campo dopo essere stati espulsi, ha squalificato la formazione di Santa Croce che pure al momento della sospensione si trovava in vantaggio per due cacce e mezzo a zero. Previste nelle prossime ore anche le comunicazioni circa le squalifiche per i calcianti azzurri resesi protagonisti di fatti antisportivi e contrari al regolamento nel corso della sfida di domenica scorsa.

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