Sabato scorso a Che Tempo che Fa ha preparato il terreno mettendo sul piatto del Pd la restituzione del rimborso elettorali, insieme a vecchi e nuovi cavalli di battaglia per quella che si annuncia come un’imminente e nuova chiamata alle urne, nel caso che Bersani non riesca a costituire il nuovo Governo. Matteo Renzi sembra – ad oggi – il politico maggiormente pronto per una nuova campagna elettorale, anche se, in questo caso, non salirà a bordo di quel camper che lo accompagnò durante la sfida per le primarie del centrosinistra. Per il mezzo in questione, comunque, non è prevista alcuna rottamazione. Quel camper è stato ufficialmente venduto con il ricavato che è andato in beneficienza ad un’associazione che lavora all’ospedale pediatrico fiorentino Meyer.

Il ricavato Ad acquistarlo, per 30mila euro, è stata una società privata che si occupa di start-up e innovazione, la Start Up Italia. La cerimonia di consegna del mezzo è avvenuta in Piazza della Signoria a Firenze, davanti a Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze. «I proventi della vendita – ha ricordato Renzi in conferenza stampa – andranno alla Fondazione Tommasino Bacciotti, che raccoglie fondi per la ricerca e in particolare per quello che concerne i tumori infantili. La Fondazione Bacciotti ospita in case apposite le famiglie di bambini ricoverati al Meyer che provengono da fuori Firenze. I soldi ricavati serviranno a restaurare una palazzina in via Reginaldo Giuliani in cui saranno ospitate famiglie dei bambini malati».

Nessuna ‘rottamazione’ Via le scritte “Adesso”, ma il camper non verrà assolutamente ‘rottamato’. Lo stesso Matteo Renzi ha tenuto a sottolineare come il «camper sia stato venduto a dei professionisti che si occupano di innovazione. Il camper ha chiuso il suo percorso politico ma continua a girare alla ricerca di tracce di futuro in Italia, e spero che possa continuare a vivere l'innovazione, come è accaduto qualche mese fa».

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