Una ricaduta positiva per il territorio, anche in termini occupazionali, in vista delle fasi di rimozione della nave e un riscatto per il danno subito dal naufragio della Concordia all’Isola del Giglio. E’ quanto auspica in una mozione approvata all’unanimità il Consiglio della Regione Toscana perché la Giunta si adoperi presso il Governo perché venga prevista una normativa nazionale di compensazione e promozione del territorio colpito da incidenti o disastri ambientali, come già avviene in altri paesi europei.

Responsabilità civile Si chiede, inoltre, che venga recepita la direttiva europea 2009/20/Ec che obbliga gli armatori a stipulare, per navi battenti bandiera europea o che facciano scalo in un porto europeo, un’assicurazione per responsabilità civile.

Toscana protagonista Un ruolo di primo piano nelle operazioni di recupero della Concordia per la Toscana. E’quanto chiede il presidente della Regione Enrico Rossi in vista della comunicazione del nome della società che si è aggiudicata i lavori di rimozione attesa nei prossimi giorni. «Vinca il migliore – ha detto – il progetto più solido, che garantisce meglio l'ambiente e la rimozione del relitto. Allo stesso tempo sottolineiamo che la Toscana, le sue attrezzature e conoscenze, devono essere tenute da conto, non possono essere messe da parte». Secondo Rossi, quindi, «questo lavoro si dovrà cercare di fare in Toscana. Il bacino di carenaggio del porto di Livorno mi risulta che sia uno dei più grandi del Mediterraneo, dunque in grado di ospitare questa nave. Non vogliamo essere tagliati fuori da un lavoro per cui crediamo di avere le carte in regola».

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