È corsa contro il tempo per provare a salvare la Richard Ginori. Il giorno dopo la sentenza che decreta il fallimento della storica azienda manifatturiera di Sesto Fiorentino (leggi) si è tenuto a Firenze l'incontro fra le organizzazioni sindacali, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini. Durante l'incontro è stata ribadita la volontà della Regione di continuare «a tenere ferma la barra sull'obiettivo della salvaguardia della storia e del ruolo di Richard Ginori che è un elemento strategico e di qualità del manifatturiero toscano». Un obiettivo per cui, come hanno ricordato presidente Rossi e assessore Simoncini, «è necessario un piano industriale credibile che garantisca livelli occupazionali e mantenimento sul territorio dell'azienda. Il cui marchio si considera ormai inscindibile dal contesto in cui è insediato dal 1735».
 
Cosa succede ora Secondo una nota della Regione, Simoncini, il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi e l'assessore provinciale al lavoro Elisa Simoni chiederanno a Spignoli anche di gestire la fase transitoria nei tempi più brevi possibili e in modo da consentire, attraverso l'esercizio provvisorio, l'attività produttiva fino al momento in cui sarà bandita la nuova gara per l'acquisizione dell'azienda. L'assessore si è messo inoltre in contatto con il Ministero dello Sviluppo economico, ed è previsto nei prossimi giorni un incontro anche in quella sede. «La sentenza ha spostato indietro le lancette dell'orologio – è stato il commento – ma non ha chiuso in maniera definitiva la possibilità di dare una soluzione alla vicenda».

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