Raggiunta l’intesa per dare continuità allo storico stabilimento Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Alla presenza del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, della regione Toscana e del comune di Sesto Fiorentino, così come di tutte le parti direttamente interessate, è stato definito il percorso che consentirà all’azienda non solo di acquisire l’immobile ma soprattutto di pianificare gli investimenti necessari al futuro della ceramica artistica italiana.

Soddisfazione tra le istituzioni L’incontro si è tenuto nella sede del dicastero di via Veneto. Il ministro Calenda ha detto: «Con questo accordo si è salvaguardato un importante marchio del made in Italy e salvati contemporaneamente oltre 200 posti di lavoro, competenze professionali e artistiche di altissimo livello. Dopo che il governo ha acquistato il Museo Richard Ginori, scongiurandone il degrado, oggi abbiamo fatto un ulteriore passo per consolidare un patrimonio storico e culturale italiano. Di questo sono molto orgoglioso». «Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il governatore Enrico Rossi – per questa intesa sulla quale abbiamo lavorato fortemente in questi mesi. Si tratta di un passo fondamentale per garantire il futuro di questa storica manifattura di valore nazionale e mondiale e perché possa dispiegarsi pienamente il piano industriale dell’azienda. È significativo che a questa intesa si aggiunga anche l’acquisizione del Museo storico di Richard Ginori da parte dello Stato, avvenuta nei giorni scorsi. Nei prossimi giorni con il ministro Calenda e il sindaco Falchi firmeremo un protocollo d’intesa finalizzato al supporto dello sviluppo di Ginori e di tutta l”area circostante». Molto felice dell’accordo raggiunto anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. «Finalmente tiriamo un sospiro di sollievo: dopo tanti, troppi mesi di attesa, c’è l’accordo sul futuro dello stabilimento Richard-Ginori. Il primo pensiero va ai lavoratori, per i quali, finalmente, si apre la possibilità di un futuro meno incerto-ha raccontato Falchi-E poi alla nostra città, a Sesto Fiorentino che ha atteso l’esito dell’incontro delle scorse ore per mesi». «Dopo il Museo –ha aggiunto Falchi – va al suo posto il tassello più importante di questa vicenda intricata: quello del futuro produttivo. È una grande soddisfazione, un risultato raggiunto attraverso una trattativa lunga e difficile dall’esito tutt’altro che scontato. È un giorno importante, il giorno in cui si pongono le basi per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia della Ginori».

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