Posticipare l'inizio del prossimo anno scolastico, previsto fra il 9 e l'11 settembre, per favorire il turismo di fine estate. E’ quanto chiede la Confcommercio Toscana alla Regione. «Abbiamo chiesto – spiega in una nota Andrea Nardin, direttore dell'associazione – di posticipare di una settimana-dieci giorni l'inizio delle scuole, così le famiglie che hanno sempre meno disponibilità potrebbero sfruttare i costi contenuti del settembre in un periodo di condizioni climatiche presumibilmente ottime».
 
A beneficio anche del comparto balneare Secondo Nardin, infatti, le date del calendario ora in discussione in Regione Toscana «mangiano alle imprese una settimana importante di lavoro, e rischiano di portare a termine prima del previsto i contratti dei dipendenti stagionali. Le previsioni 2013 per il comparto balneare toscano non sono ottimistiche, già nel 2012 la costa toscana ha segnato un grosso calo delle presenze italiane (-7.7%) solo parzialmente compensato dalla crescita dei turisti stranieri».
 
Ponti più corti Per garantire allora i 200 giorni di lezione annui, dice il direttore di Confcommercio Toscana, «potrebbe essere recuperato qualche giorno di ferie a Pasqua e Natale: non sono periodi meno importanti, ma tradizionalmente dedicati alle vacanze di corto raggio, per cui qualche giorno in meno non impedirebbe alle famiglie di andare a sciare sulle nostre montagne, di recarsi nelle città d'arte, o di passare un week-end alle terme».

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