PIOMBINO – Il rigassificatore di Piombino continua far discutere. Se possibile, l’attenzione aumenta di giorno in giorno, adesso, come sottolineato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, che si vede la fine dell’operazione.

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Argomento di dibattito è il via libera all’autorizzazione di impatto ambientale, arrivata ieri. A contestare il semaforo verde ancora una volta il Comitato salute pubblica Piombino – Val di Cornia: “Ci domandiamo come possa essere stata rilasciata un’ autorizzazione all’esercizio su una nave che ci risulta a Singapore in fase di manutenzione e ristrutturazione, sottoposta ad importanti modifiche , quindi non collaudata, sulla quale avrebbero dovuto essere eseguite analisi sui rischi, come indicato dai vigili del fuoco e dal Ctr”, hanno spiegato in una nota.

E ancora: “Non ci risulta che il Rapporto Definitivo di Sicurezza sia stato approvato e che siano stati prodotti gli studi richiesti in fase di pareri prescrittivi dai vari Enti. Se Snam non dovesse produrre gli scenari incidentali richiesti, lo stesso piano di sicurezza provvisorio potrebbe essere di nuovo riscritto”.

L’appello finale è per il Comune di Piombino. “Il Comune ci risulta abbia richiesto, in sede di conferenza, di sospendere la procedura Aia almeno in attesa di documentazione essenziale, ma nemmeno questa richiesta è stata accolta – si premette nel documento -. Ci auguriamo che il Comune, in coerenza con il proprio percorso, voglia impugnare al Tar anche l’Aia, affinché la giustizia amministrativa si pronunci sulla legittimità o meno di tale atto”.

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