PIOMBINO – Piombino è pronta a scendere in strada contro il rigassificatore. Sabato 11 marzo è in programma la manifestazione “Liberiamoci dal fossile”.

A tirare le fila la “Rete No Rigassificatori” e la “Rete per il clima fuori dal fossile”. In piazza a Piombino ci saranno più di trenta comitati dei “territori in cammino”, oltre ai sindacati Usb e Cobas, Legambiente, Greenpeace, i lavortori Gkn e Rifondazione Comunista. Parteciperà anche una delegazione regionale del Movimento 5 Stelle. Così come Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Incerta la presenza del sindaco Ferrari. “Non sappiamo se verrà, anche se ha sempre avuto una posizione molto chiara”, ha affermato l portavoce della Campagna per il clima fuori dal fossile Renato Di Nicola.

“Visto che la segretaria del Pd non si è mai espressa sul rigassificatore di Ravenna quando era vicepresidente di Regione, non vediamo perché si debba esprimere su quello di Piombino. Ma come ha cambiato idea Giorgia Meloni, anche Elly Schlein può cambiare idea”, la provocazione di Fabrizio Recanatesi del comitato No trivelle Marche. “Cgil e Pd sono da sempre partecipi della violenza verso la città di Piombino, ma la nuova segretaria del Partito democratico potrebbe iniziare a venire sabato”, ha aggiunto Alessandro Del Visci, rappresentante del comitato della piazza di Piombino.

Il Movimento 5 Stelle ci sarà, anche se non mancano le critiche da parte di Angelo Cremone, portavoce regionale dell’associazione Sardegna Pulita. “Todde – dichiara – si è adoperata molto per portarci il rigassificatore in Sardegna. I 5 stelle si decidano se una delle loro stelle voglia dire difesa dell’ambiente”.

Al di là delle adesioni, il messaggio della manifestazione è rivolto al governo. Alla vigilia dell’udienza del Tar del Lazio sull’installazione all’interno del porto di Piombino di una nave rigassificatrice, Di Nicola ricorda infatti che “a livello governativo sembra che ormai il fossile sia ormai una fede”.

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