“Dopo tanti roboanti annunci la montagna sembra aver partorito un topolino”. E’ quanto afferma Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente Anci, commentando il varo, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto legislativo sul nucleare. “Piu’ che un intervento destinato a rafforzare la politica italiana sul tema del nucleare – sottolinea Chiamparino – il provvedimento odierno sembra una misura con cui si insegue l’annuncio a fini elettorali, senza alcuna chiarezza su tempi modalita’ e tipologie circa la natura degli impianti che si dovrebbero realizzare e per di piu’ scaricando sulle Regioni, sugli Enti Locali e sulle aziende la responsabilita’ della scelta dei siti, in tutta evidenza la questione dirimente. Sarebbe per molti versi inquietante – prosegue – se fossero davvero le aziende a scegliere i siti e, non fosse altro che per questo, si tratta di un provvedimento da restituire al mittente. Riguardo i benefici promessi alle popolazioni – conclude – e’ opportuno ricordare al Governo che i Comuni che in passato hanno gia’ ospitato siti nucleari sono ancora in attesa di ricevere cio’ che gli spettava e che i rimborsi promessi sono stati negli anni completamente disattesi”.


Il decreto – Il Governo ha dato il via libera al decreto legislativo sulla disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonchè misure compensative e campagne informative al pubblico. I primi lavori nei cantieri, come ha spiegato il ministro della Sviluppo economico Claudio Scajola, cominceranno nel 2013 e la produzione di energia elettrica partirà nel dal 2020.

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