“Dura, difficile, inusuale ma all’altezza della sfida che ci viene dal ministro Tremonti e capace di rispondere a una seria riflessione anche sulla qualità della nostra spesa pubblica”. Così il presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi, sulla manovra finanziaria regionale 2011 i cui “robusti contenuti” sono stati anticipati questa mattina ai sindaci toscani riuniti in assemblea su iniziativa di Anci.


Una scelta coerente – Sottolineato come la Giunta chiuderà il testo della sua Finanziaria venerdì prossimo passandolo al Consiglio, Rossi ha ribadito il valore di alcune scelte politiche: nessun taglio all’istruzione, assoluta garanzia circa l’equilibrio nel bilancio sanitario (“Ne andiamo orgogliosi”), fondi nel sociale per l’autosufficienza, proposta specifica per i giovani precari.


Ridurre le spese – Quanto ai forti tagli (“Siamo davanti a un’autentica svolta: cambia la natura stessa della presenza delle Regioni, così come a cascata cambierà anche quella di Province e Comuni”), dopo aver criticato il senso complessivo della manovra nazionale (“Troppo draconiana, produrrà effetti drammaticamente recessivi”), Enrico Rossi si è soffermato sulla necessità di “riflettere comunque anche sulla qualità della nostra spesa pubblica” perché “la svolta che ci viene chiesta passa anche attraverso un nostro cambiamento”. Si annunciano a questo proposito grandi novità su spesa politica e riorganizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, trasporti, rifiuti, promozione…) all’insegna di “sobrietà, rigore e tagli”.


Un intento comune – Manifestata disponibilità a concertare con gli enti locali (“Se queste cose si fanno insieme, i cittadini potranno capirci meglio tutti, la cosa negativa sarebbe darci le colpe gli uni con gli altri” ;), Rossi ha sottolineato come la Regione Toscana è consapevole dell’importanti di non “ri-centralizzare” competenze togliendo agli enti locali la caratteristica, costituzionale, della loro autonomia.


I Comuni – Servizi pubblici locali, trasporto pubblico locale, gestioni associate, accesso ai servizi sociali, funzioni in campo turistico, questi i temi dei cinque tavoli di confronto e dei gruppi di lavoro congiunti che Anci Toscana propone alla Regione Toscana. L’obiettivo sei sindaci toscani è quello di arrivare a costruire insieme un emendamento alla finanziaria regionale da portare in Consiglio regionale a novembre. A lanciare la proposta è stato Alessandro Cosimi  presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno, nel corso dell’Assemblea dei sindaci toscani. Per quanto riguarda la riforma dei servizi pubblici locali “l’impianto generale proposto dalla Regione è condiviso – ha detto Cosimi – ma segnaliamo l’esigenza che siano nominati amministratori unici e non commissari e che si possa disporre di un Comitato di vigilanza composto da un numero ristrettissimo di sindaci in rappresentanza dei territori dell’ambito e va in ogni caso garantita ai comuni l’opportunità di partecipare alla programmazione delle opere e dei servizi necessari, nonché la possibilità di determinare criteri per le tariffe, mentre concordiamo sulla riforma della legge 42/98, che disciplina il servizio in Toscana “.


Patto di stabilità – Nel corso del suo intervento Cosimi si è soffermato a lungo sugli effetti negativi per i Comuni derivanti dalla manovra governativa e sul federalismo fiscale: “Occorre modificare le regole del Patto di stabilità e alleggerire la manovra a carico dei Comuni per il 2011 – ha affermato Cosimi – per guardare a una condizione in cui i comuni possano essere davvero interpreti del percorso sul federalismo fiscale. Non possiamo accettare che si agisca solo sul contenimento della spesa. Nei prossimi giorni dovremo esprimere un parere sul decreto di accompagnamento del federalismo fiscale: chiediamo l’innalzamento al 4% dello sblocco dei residui passivi che i comuni hanno nelle loro casse e che non sono in grado di spendere e la riduzione dei tagli previsti per il 2011 dagli attuali 1,5 miliardi a 1 miliardo”.


Firenze

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