montella_maccaronePoche ore e allo stadio Franchi di Firenze tornerà a disputarsi, a oltre sette anni dall’ultima volta, datata 26 agosto 2007, il derby dell’Arno fra Fiorentina ed Empoli. Qualcuno ha provato a sminuire l’importanza tecnica della sfida fra i viola capitanati da Manuel Pasqual e gli azzurri di Maurizio Sarri che, hanno ambizioni diverse e budget economici assai differenti ma visto il cammino recente intrapreso dalle due squadre (viola reduci da tre vittorie consecutive ed un pareggi, Tavano e compagni da quattro pareggi ed un successi nell’ultimo mese e mezzo), la sfida di domenica pomeriggio nel principale impianto sportivo fiorentino si accende di tanti motivi di interesse. Uno su tutti sarà il primo incontro/scontro di Vincenzo Montella contro il club in cui è calcisticamente nato ad inizio anni ’90, con il presidente Fabrizio Corsi che ha cresciuto l’oggi allenatore viola e che lo ha lanciato nel grande calcio, e quest’ultimo che cercherà di battere il suo passato per inseguire ancora quel terzo posto che equivarrebbe per la Fiorentina ad una sorta di scudetto personale.

Quella partita in maglia azzurra Fra le tante storie che la sfida fra gigliati ed Empoli racconterà ce n’è una che nasce il 27 marzo 2002 a Leeds: il giorno prima Massimo Maccarone, anche allora giocatore azzurro,  è un talento dell’Under 21 guidata da Claudio Gentile che viene preservato dal tecnico della prima squadra del settore giovanile dell’Italia perché lo richiede il c.t. dell’Italia Giovanni Trapattoni, impegnato il giorno successivo in un test amichevole contro l’Inghilterra. Non solo Maccarone farà il suo esordio in quel giorno di primavera di 12 anni e mezzo fa, ma al suo fianco come compagno d’attacco si ritroverà l’allenatore della squadra avversaria che affronterà domenica prossima, ovvero Vincenzo Montella. La Nazionale italiana, sotto nel punteggio dopo 63’ con una rete di Fowler, riuscirà a ribaltare il risultato nei 23 minuti finali grazie ad una doppietta dell’Aeroplanino, autore anche del rigore decisivo a tempo ormai scaduto con penalty conquistato da Maccarone entrato in campo per il quarto d’ora finale. Quella gara, disputatasi all’Elland Road è ancora nei pensieri di Big Mac che anche pochi giorni fa, nel corso di un incontro con la stampa, ha ricordato quel suo debutto con l’Italia al fianco di Vincenzo Montella.

I nodi attaccanti E proprio gli attaccanti saranno una delle pietanze prelibate di Fiorentina – Empoli di domenica prossima perché se da una parte i viola non potranno contare su Bernardeschi, Giuseppe Rossi e Babacar, proprio elementi offensivi della rosa gigliata; il duo Maccarone-Tavano sembra essersi inceppato nelle ultime giornate nella rosa a disposizione di Sarri, con stessa sorte capitata a Pucciarelli, e con un Mchedlidze autore fino ad oggi di una sola rete in serie A. Chi è chiamato alla svolta è però soprattutto Mario Gomez, anche lui con sul taccuino stagionale una sola marcatura ed in piena crisi psicologica dopo la clamorosa rete fallita allo stadio ‘Dino Manuzzi’ di Cesena una settimana fa. Chissà che Montella nel pre gara di Fiorentina – Empoli di domenica prossima non gli racconterà per motivarlo di quella sera all’Elland Road dove un giovane attaccante di Gallarete esordiva in Nazionale, ma a firmare la doppietta fu proprio il suo attuale mister, uno che non ha mai sofferta di alcuna crisi anche quando davanti a sé trovava difese che sembravano impenetrabili o portieri in pieno stato di grazia.

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