medicoUn dialogo forte e serrato fra le istituzioni e le organizzazioni della rappresentanza sociale a cominciare dai luoghi deputati come i comitati di rappresentanza delle Società della Salute. E’ in sintesi il messaggio contenuto nel documento che Anp e Cia Toscana hanno presentato al presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale Stefano Scaramelli.

«Dialogo forte – ha sottolineato il presidente Anp Toscana Alessandro Del Carlo – ma anche conferenze delle associazioni dei comuni e con le Asl. La partecipazione è un elemento essenziale per impostare i programmi e organizzare le azioni in equilibrio con i bisogni reali dei cittadini, e al tempo stesso è un modo per monitorare la qualità e l’efficienza dei servizi. L’obiettivo – ha aggiunto – è un sistema pubblico socio sanitario giusto, efficiente, sostenibile, innovativo e partecipato, che dia risposte alle esigenze delle aree rurali e montane della Toscana.

L’Anp e Cia Toscana sono consapevoli del fatto che nei prossimi anni il sistema socio sanitario della Toscana sarà chiamato ad affrontare sfide importanti, a cominciare dai nuovi bisogni sociali imposti dall’invecchiamento della popolazione. In Toscana gli ultrasessantacinquenni sono già 860 mila e nei prossimi 40 anni si assisterà a un raddoppio anche degli anziani con disabilità che passeranno presumibilmente dai 37mila attuali ai 74mila del 2050 (fonte ANP Toscana su dati Istat e Piano sanitario).

Il tema delle risorse necessarie al sostegno del sistema è argomento sensibile soprattutto in periodi di crisi economica; perciò è necessario riuscire a coniugare razionalizzazione, lotta agli sprechi e alle inefficienze, con una politica di nuovi investimenti finalizzati ad una riorganizzazione del sistema capace di dare risposte ai cittadini toscani soprattutto agli anziani.

Il modello della sanità toscana, e più in generale il sistema sociosanitario, è un valore importante per tutti i cittadini della regione, una conquista sociale e civile, che merita di essere difeso e continuamente migliorato. In particolare per liste di attesa, fenomeno non più sopportabile in queste proporzioni. Serve un nuovo sistema per l’individuazione delle priorità, assieme ad un intervento che modifichi la gestione del servizio intramoenia, finalizzato a dare priorità al servizio pubblico in luogo di quello privato. Diritti di cittadinanza, servizi sociali e civili nelle aree rurali; dai trasporti, agli uffici postali, al commercio di prossimità al ruolo crescente dell’agricoltura sociale; combattere i fenomeni di isolamento sociale e di solitudine, avviare processi virtuosi per favorire l’utilità sociale degli anziani, sono stati gli ulteriori argomenti affrontati nell’incontro.

L’Anp Cia Toscana nel ribadire l’importanza delle politiche integrate nei servizi socio sanitari, fa appello alla Regione Toscana e alle istituzioni deputate all’attuazione dei programmi (Asl, comuni associati) di favorire tale integrazione già nella fase della programmazione. Fondamentale – ha aggiunto Anp – che si sviluppino politiche e azioni per promuovere l’utilità sociale degli anziani costruendo progetti per il coinvolgimento degli anziani nelle attività sociali che è anche il modo per favorire ciò che anche la scienza medica definisce “l’invecchiamento attivo” degli anziani.

All’incontro con Scaramelli erano all’incontro la delegazione Anp con Alessandro Del Carlo, Marcello Ricci e Luciano Aroni; delegazione Cia con Luca Brunelli, Giordano Pascucci, Anna Maria Dini e Francesco Sassoli.

Articolo precedenteL’espulsione. Inneggia a Isis su Fb, macedone allontanato
Articolo successivoLetteratura in piazza. Le capitali italiane della cultura al Mercato nel Campo