«Molta confusione sia tra i consumatori che tra le imprese del settore, soprattutto quelle a conduzione familiare che fanno molta fatica a districarsi in una normativa tutt’altro che facile da comprendere». Così in una nota Daniele Guerrini, presidente Fiesa Confesercenti Firenze in merito alla nuova norma che impone l’uso dei sacchetti biodegradabili nei reparti ortofrutta dei supermercati.

Scarsa informazione Nelle sedi dell’associazione «continuano ad arrivare telefonate con le più disparate richieste di informazioni». Tra le più ricorrenti, si spiega, quelle relative all’obbligatorietà del pagamento e alle caratteristiche delle borse, all’entità e modalità di erogazione delle sanzioni e sui risvolti fiscali del provvedimento e prezzo di vendita risultabile dallo scontrino. Dalle telefonate emerge anche che molti non erano a conoscenza della necessità di abilitare il registratore di cassa al nuovo obbligo normativo, che andava fatta entro lo scorso 1 gennaio. «Ecco perché – aggiunge Guerrini – avevamo chiesto, anche nelle scorse settimane, una proroga temporale per l’entrata in vigore della nuova normativa: occorreva più tempo per informare consumatori e imprese. Riterremmo opportuno che quanto prima il MISE procedesse, a convocare le associazioni di categoria per fare una prima valutazione sull’attuazione del provvedimento; come Presidente di Fiesa Confesercenti Firenze mi farò carico di sollecitare i nostri vertici nazionali sul tema».

Articolo precedenteRegolamento unico per attività commerciali. Firenze, stretta anti alcol e defibrillatori a portata
Articolo successivoTelecamere in paese. L’occhio della Tv per promuovere storia e bellezza