E anche il 2013 se ne va agli archivi. La B chiude il girone di andata e si ferma per quasi un mese di sosta prima di riprendere a fine gennaio. L’anno solare si chiude bene per l’Empoli, non altrettanto per la Robur costretta al pari.

Qui Empoli Grandi con le grandi. Dopo aver espugnato Palermo qualche  mese fa, l’Empoli si è ripetuto su uno dei campi più difficili dell’intero torneo cadetto. Il 2-1 di Pescara è forse il segno più tangibile della squadra azzurra, brava a riprendersi dopo lo stop casalingo di qualche giorno prima col Cittadella. Per quasi un tempo in dieci, gli uomini di Sarri non sono stati bravi solo a difendersi, ma la contrario, andare a segnare il 2-1 quando tutto faceva pensare al gol pescarese. Col contropiede letale come arma da sfruttare, gli azzurri hanno forse centrato il successo più importante, che gli permette, oltre che mantenere il secondo posto e la virtuale promozione diretta, di allungare in classifica e mettere, un seppur minimo, margine sulle avversarie. Adesso dieci giorni o quasi di stop, di vacanze e poi si tornerà in campo, per riprendere a faticare e soprattutto mettere nelle gambe le giuste energie per una seconda parte di stagione che si preannuncia lunga e piena di insidie. Anche perché chi è davanti fa sempre più paura e tutti, quando ci giocano contro, raddoppiano le forze.

Qui Siena Finisce con l’amaro in bocca il 2013 dei bianconeri, che vedono infrangersi sul palo interno colpito da Rosina il sogno di chiudere l’anno con i tre punti. Il primo rigore stagionale non si è trasformato in gol, lasciando intatto il pari fin lì maturato. Una Robur in piena emergenza aveva anche ieri fatto la sua buona gara, attenta ma allo stesso tempo propositiva.  E invece, su un calcio d’angolo letteralmente inventato è arrivato il pari di un Varese venuto a Siena a giocarsi la sua gara. Adesso tutti in vacanza, a ricaricare le pile e le energie perché da fine gennaio (anche se prima il Siena ha la Coppa Italia a Catania) si torna a correre e a lottare. Per cosa? L’obiettivo primario è la salvezza, ma i play off sono lì a pochi punti. Per arrivarci i bianconeri dovranno dare continuità, cercando anche di andare  a riprendersi quei punti buttati al vento nel girone di andata per demeriti della squadra ma non solo. Nel mezzo il mercato, con tanti punti interrogativi su cosa potrà succedere e su quanto il lato economico vada ad incidere sulle decisioni e sulle eventuali cessioni

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