SIENA – Nel giorno dell’addio a Franco Caroni, con la camera ardente allestita nella contrada della Tartuca, in tanti hanno voluto mandare un messaggio in memoria del fondatore del Siena Jazz.

Tra loro, Paolo Fresu, ex allievo dell’accademia e uno dei maggiori interpreti del genere sulla scena nazionale. “Era il 1980 quando andai per la prima volta nella città toscana per frequentare i corsi di musica jazz – ha evidenziato il musicista -. Avevo 19 anni e poche volte ero uscito dall’isola. Tornai nel 1982 e in quella occasione conobbi Roberto Cipelli con il quale nacque il Quintetto che quest’anno compirà quarant’anni di vita musicale e umana”.

L’artista ha poi ricordato come Caroni fu fondamentale per la sua carriera. “Ricordo ancora il giorno in cui Franco mi telefonò per chiedermi di diventare insegnante negli stessi corsi dove, solo qualche tempo prima, ero stato allievo – ha aggiunto Fresu -. Era il 1985 ed erano passati solo quattro anni da quando, grazie a Siena Jazz, compresi che non ero solo e che la bellezza dei suoni si celava nel condividerli con gli altri e nell’apprendere coralmente. Al punto da costruire a Nuoro, nel 1988, i Seminari e Festival Nuoro Jazz che tuttora esistono e che sono nati proprio su quell’esempio virtuoso. Se sono il musicista di ora molto è dovuto a lui e alla sua tenacia”.

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