SIENA – Un vero e proprio listino prezzi per hashish e marijuana in vendita, quantitativi e corrispettivo e video delle droghe per invogliare all’acquisto. Era questo il contenuto delle chat di whatsapp e telegram create da 2 dei 13 minorenni di età compresa tra i 15 e i 17 anni coinvolti nell’indagine ‘Dangerous Market’ della Gdf di Siena. Indagati anche 8 maggiorenni.

Sulle modalità di cessione degli stupefacenti sono in corso gli accertamenti ma è stato appurato che tra i luoghi dove la droga veniva venduta c’erano anche alcuni plessi scolastici di Siena e provincia. E nella città del Palio e immediato circondario sono residenti tutti i 21 indagati accusati di spaccio; un maggiorenne e tre minori dovranno rispondere anche di estorsione. Un giovane acquirente di droga, infatti, era stato costretto in alcune occasioni a dare denaro in cambio di una protezione da potenziali aggressioni, appositamente inventate, da parte di ignoti.

Le indagini, durate 8 mesi, hanno permesso di scoprire «un modo inedito di spacciare per la città di Siena» secondo quanto si apprende dalle Fiamme Gialle, una piazza virtuale che gli investigatori hanno scoperto grazie all’attività di monitoraggio di piattaforme digitali web da cui sono emerse milioni di conversazioni che rimandavano al gruppo di messaggistica creato ad hoc per la vendita di droga. A coordinare le attività investigative Antonio Sangermano, capo della procura per i minorenni di Firenze, coadiuvato dal sostituto procuratore di Siena Siro De Flammineis. A supportare le indagini anche gli esiti dell’analisi forense di alcuni dispositivi mobili sottoposti a sequestro in una precedente operazione antidroga nella scorsa primavera.

All’operazione di polizia odierna, che ha coinvolto anche altre province del territorio toscano e nazionale, hanno partecipato oltre 70 militari del comando provinciale di Siena della Gdf, congiuntamente alle unità cinofili e finanzieri dei comandi provinciali di Firenze e Caserta.

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