Silvio Orlando porta “Il Mercante di Venezia” a Firenze. Da martedì 16 a domenica 21 dicembre al Teatro della Pergola va in scena la celebre opera di William Shakespeare con la Popular Shakespeare Kompany per la regia di Valerio Binasco (ore 20,45).

La trama -Dalla scorsa stagione, insieme a Silvio Orlando, la compagnia incontra “Il Mercante di Venezia”, una delle opere più note di Shakespeare. La storia è nota: siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di Venezia, tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà per lui presso Shylock/Silvio Orlando, usuraio ebreo, che non sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d’interesse nella città. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio. L’ebreo però, in caso di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio… richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro.

Il bene e il male – Nella messa in scena di Valerio Binasco, però, si indaga profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra una moltitudine di uguali – i cristiani di Antonio –, e il singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il denaro in sé. Quanto alla questione dell’antisemitismo, classica accusa che vien mossa all’opera, con Auden, Binasco ribadisce: “Ne Il Mercante di Venezia le differenze religiose sono tratteggiate in modo fatuo: non è un problema di fede, ma di conformismo. L’essenziale, riguardo a Shylock, non è che sia un eretico o un ebreo, ma che sia un outsider

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