PIOMBINO –  “Il Governo ha confermato l’importanza dello stabilimento di Piombino che deve avere un ruolo importante, strategico, nel piano della siderurgia nazionale insieme a Taranto e Terni. Nelle prossime settimane lavoreranno per effettuare incontri anche bilaterali per giungere a un piano industriale condiviso”. E’ quanto fanno sapere i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Usb e Uglm in occasione del tavolo al ministero del Made in Italy, convocato per la vertenza Jsw Steel Italy Piombino (Livorno).

Presenti al tavolo la sottosegretaria al ministero del Made in Italy, Fausta Bergamotto, il consigliere Giampietro Castano, la Regione Toscana, il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, l’Autorità di sistema portuale e i sindacati.

“L’incontro – dicono i sindacati – si è aperto col vicepresidente Jsw Marco Carrai che per l’ennesima volta ha preteso risorse pubbliche come precondizione di partenza del piano, senza nessuna certezza degli investimenti. Le organizzazioni sindacali tutte hanno rigettato questo ennesimo ricatto, sottolineando come l’azienda abbia disatteso ogni singolo contenuto del business plan e dell’accordo di programma”.

I sindacati spiegano poi di aver chiesto al Governo “un maggior protagonismo e maggiori vincoli” e “la definizione di un piano sull’acciaio dove inserire lo stabilimento di Piombino”. La sottosegretaria Bergamotto, aggiungono, “ha condiviso la posizione del sindacato, dichiarando come il comportamento dell’azienda sia indegno” ed ha ribadito che “l’accordo di programma ha la necessità di recipere un piano industriale certo e dettagliato che deve contenere il forno elettrico e non la sola laminazione”. La riunione si è conclusa con l’impegno del Governo a riconvocare il tavolo entro giugno.

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