«Se vogliamo che l’Europa capisca il dramma di Lampedusa dobbiamo essere noi i primi ad essere uniti e invece nel nostro Paese c’è ancora chi pensa di chiudere le porte e chiudersi al dovere della solidarietà interna». Lo ha detto il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in collegamento con San Quirico d’Orcia (Siena) dove ha ricevuto il premio “L’Extravergine 2014”, il riconoscimento che l’amministrazione comunale conferisce in occasione della Festa dell’olio a personalità del mondo scientifico, sociale e culturale. «Questo premio è un modo per essere insieme e vicini ed essere una rete importante per combattere la solitudine di Lampedusa e mettere insieme l’Italia bella e sana – ha detto Nicolini. «Queste occasioni – ha aggiunto il sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli – ci fanno scoprire che c’è un’Italia che non strilla, che non urla e che è molto diversa da quella che appare».

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Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in collegamento con il sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli

Il valore della solidarietà «Il premio – ha spiegato l’assessore alla cultura Ugo Sani – vuole essere il simbolo della solidarieta’ che trae origine dal senso di accoglienza». Nicolini ha ricordato come le persone che Lampedusa salva e che poi proseguono il loro viaggio vengono accolte nei centri del sud. «Su 160mila persone che Mare Nostrum ha salvato nel 2014 – ha detto il sindaco – solo il 3 per cento viene accolto al nord. E queste regioni sono la Toscana e l’Emilia Romagna che sono, insieme a noi, l’Italia migliore». Il Comune di San Quirico d’Orcia contestualmente ha consegnato il premio, un ampolla con l’olio di San Quirico, anche a Mohammed Konate’ giovane immigrato che dopo essere sbarcato a Lampedusa dalla Costa d’Avorio è diventato cittadino sanquirichese.

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