vvffL’unione sindacale di base dei Vigili del Fuoco ha dichiarato lo sciopero per il giorno sabato 11 giugno. Il settore operativo incrocerà le braccia dalle 9 alle 13, quello amministrativo informatico per l’intera giornata. «Verranno solo garantiti i servizi di soccorso, in virtù dello spirito di responsabilità civile che contraddistingue questa categoria – viene spiegato in una nota -, quello spirito di abnegazione che ci vede giornalmente in strada al fianco del cittadino e che ci ha visto in questi anni al fianco di intere popolazioni colpite purtroppo da alluvioni e terremoti. Non saranno garantiti i servizi negli uffici e quelli non di emergenza».

I motivi della protesta I motivi della mobilitazione vanno ricercato nel «blocco dei contratti nazionali e contro la riforma del sistema pensionistico, i Vigili del Fuoco attendono il riconoscimento di categoria che svolge il lavoro atipico particolarmente usurante». «Denunciamo la precarizzazione del dispositivo di soccorso che unito all’investimento di risorse su nuovi distaccamenti volontari crea il soccorso part time – spiegano i Vvff -. Chiediamo una soluzione al problema del precariato con un piano di assunzioni strutturale. La componente permanente è ridotta all’osso, nella maggior parte dei Comandi non si riesce a garantire più di una squadra su tutto il territorio di pertinenza. Spesso si deve ricorrere a riduzioni di organico delle sedi distaccate o a chiusure di sedi sul territorio, l’addestramento e il mantenimento di alcune specifiche Il progetto di riordino, proposto dall’Amministrazione Centrale e firmato da tutte le OO.SS. di categoria escluso USB, ha di fatto “massacrato la macchina del soccorso”».

Soccorrete i Vvff La nota si conclude poi con un appello degli stessi Vigili del Fuoco. «Le risorse economiche destinate al soccorso sono insufficienti, oramai è all’ordine del giorno avere problemi meccanici sui nostri mezzi, problemi anche gravi che impediscono di svolgere efficacemente l’opera del soccorso, difficile la manutenzione ordinaria, impossibile la straordinaria. L’acquisto di nuove autopompe è una chimera e il parco mezzi ha un’età media di venti anni, a questo si aggiunga la mancanza di manutenzione idonea, immaginabili le conseguenze. Mezzi vetusti, attrezzature carenti, sedi di servizio con problemi sia a livello igienico – sanitario che strutturali, rappresentano la realtà dei vigili del fuoco, che riflette la logica dei tagli al servizio pubblico, tagli che incidono direttamente sulla sicurezza dei cittadini. I vigili del fuoco – conclude la nota – devono essere messi nelle condizioni di soccorrere, non di essere soccorsi».

Articolo precedente“Fiscalità e agricoltura, le sfide in campo”. A convegno con l’onorevole Luca Sani
Articolo successivoMare blu. Vele Legambiente-Touring Club, Castiglione della Pescaia terza località marittima d’Italia