Vigilanza 24 ore su 24 nei pronto soccorso per prevenire episodi di violenza e aggressioni al personale. E’ quanto deciso dalla direzione aziendale dell’Asl Toscana nord ovest che ha approvato l’estensione dell’orario del servizio di vigilanza in seguito ai recenti fatti di cronaca che raccontano di aggressioni ai danni del personale sanitario. L’ultimo sabato scorso quando un’infermiera dell’ospedale di Livorno è stata presa a pugni e a calci da una paziente marocchina di 25 anni, che con un coltello a serramanico di 20 centimetri ha poi tentato di ucciderla a coltellate.  In particolare, spiega una nota, il servizio diventerà h24 già nei prossimi giorni all’ospedale Versilia, dal 12 agosto negli ospedali dell’ambito territoriale di Pisa, dall’1 settembre in quello di Lucca, e dal 16 settembre nelle strutture dei territori di Livorno e Massa Carrara.

Ibelli (Fp-Cgil): «L’incolumità dei lavoratori non deve più essere messa a rischio» «Apprendiamo con soddisfazione la decisione dell’Asl di estendere h24 la vigilanza della guardia giurata presso il pronto soccorso di Livorno: una richiesta che avevamo avanzato da tempo e che finalmente troverà concretezza». A dirlo in una nota Angelina Ibelli, delegata sindacale Fp-Cgil provincia di Livorno. «A quanto apprendiamo dagli organi di stampa sembra però che questa decisione diventerà operativa soltanto a partire dal prossimo 16 settembre: una scelta incomprensibile visto che in altri ospedali della stessa azienda (come ad esempio Lucca o Pisa) l’estensione h24 della vigilanza entrerà in funzione molto prima. Non si usino due pesi e due misure, i dipendenti del pronto soccorso di Livorno devono essere adeguatamente tutelati e rispettati: invitiamo pertanto l’Asl a accelerare i tempi e a mettere a disposizione di Livorno già dai prossimi giorni una vigilanza h24. La situazione al nostro pronto soccorso sta infatti diventando sempre più insostenibile, stiamo osservando una escalation di aggressioni ai danni dei lavoratori. A partire da giugno gli accessi giornalieri sono passati da circa 180 a 220: la mancanza di personale e il dilatarsi dei tempi d’attesa sta rendendo sempre più difficile il lavoro e a farne le spese sono sempre di più i cittadini e gli stessi lavoratori. All’Asl chiediamo dunque un cambio di passo: il servizio di vigilanza dev’esser rafforzato il prima possibile senza attendere il 16 settembre. L’incolumità dei lavoratori non deve più essere messa a rischio».

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