SIENA – Luigi De Mossi ha tracciato ancora una volta una linea. Lo ha fatto rispetto ad altri sindaci toscani del centro-destra, Alessandro Ghinelli su tutti, che sul progetto della multiutility regionale per i servizi pubblici, continuano a prendere tempo.

La proposta è stata lanciata tempo fa dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, e ha raccolto subito il sostegno dei colleghi di Prato, Matteo Biffoni, ed Empoli, Brenda Barnini. Quello di Siena si era mostrato interessato e oggi è tornato a ribadire il concetto, con maggiore convinzione. “La guerra che è arrivata alle porte dell’Europa rappresenta un’ulteriore ragione per portare avanti con forza e rapidità questa operazione”, ha affermato De Mossi, che poi ha spiegato: “Può diventare il soggetto capace di agevolare la differenziazione nell’approvvigionamento energetico e di aiutare lo sviluppo di un piano energetico regionale rivolto al futuro. Siamo in una fase in cui, con celerità, serve convertire il più possibile la nostra ‘dieta energetica’, riducendo le fonti che creano dipendenza estera da soggetti instabili o addirittura destabilizzatori. Soggetti piccoli, da soli, non ce la possono fare. Una grande multiutility regionale attiva anche nel campo dell’energia e del gas diventerebbe invece un player capace di trattare condizioni di acquisto migliori, proteggendo famiglie e imprese”.

Da questo passaggio per De Mossi ne consegue un altro, da effettuarsi magari prima: “Da questo punto di vista è anche necessaria la stesura del nuovo piano energetico regionale, che attende da troppi anni e non è più rinviabile”.

Parole che forse potranno fare qualche passo in avanti anche a Ghinelli, che, a proposito di questo tema, aveva affermato: “Molti di noi, ed io in particolare, non siamo disposti a rinunciare alla governance di un soggetto che eroga servizi essenziali per i cittadini da noi amministrati come: la gestione del ciclo delle acque, la vendita del gas, la raccolta e smaltimento dei rifiuti”.

Ghinelli: La multiutility toscana mi convince, ma sulla governance non firmo deleghe in bianco

Piena apertura invece era arrivata da Viareggio, con il sindaco Giorgio Del Ghingaro, che in caso di elezione a primo cittadino di Lucca, dove una sua candidatura è data quasi per certa, potrebbe avere un peso maggiore in questa complicata partita.

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