FIRENZE – Tavolini straordinari nel 2023 ma soltanto fuori dal centro storico. Il Comune di Firenze ha deciso di concedere per la prossima estate la possibilità di mettere sedie e tavolini fuori dai locali ma solo nelle strade e nelle piazze non comprese nell’area Unesco.

“La decisione annunciata quest’oggi è stata unilaterale, con tutte le storture del caso. La componente di sostegno ad un settore provato economicamente sottesa al piano tavolini era forte e doverosa, ma di quel sostegno c’è bisogno ancora oggi, per non parlare del fatto che la pandemia ha cambiato radicalmente le abitudini di consumo: il tutto sia fuori che all’interno dell’Area Unesco e di ciò occorre tener conto”, ha evidenziato il presidente Luca Tonini, che poi si è soffermato su un’ulteriore complicazione: “Per quanto fino ad adesso appreso, continuano ad essere escluse anche in area extra Unesco attività che, incomprensibilmente o per mera ignoranza, non hanno mai potuto sfruttare la leva tavolini. Mi riferisco ai panifici, le pizzerie a taglio e, più in generale, quelle attività che non effettuano somministrazione, che peraltro non possono neppure presentare domanda per nuovi spazi di ristoro all’aperto”.

Le attività escluse sia dal poter presentare domanda per i cosiddetti tavolini, che per i dehors, sono nel Comune di Firenze 313 tra forni, pizzerie a taglio, rosticcerie e friggitorie. Impossibilitate ad accedere ai tavolini anche gelaterie e pasticcerie, che però possono presentare domanda per i dehors. Il doppio divieto rimane dunque per 313 imprese, ma CNA stima che di queste, interessate ai tavolini siano tra le 70 e le 90 le imprese. Numeri che evidenziano come il problema dei disagi che potrebbero causare alla cittadinanza vada depotenziato, presentandosi più come falso problema.

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