tramvia-duomo-firenze-battisteroI binari del tram all’ombra del Duomo e del Cupolone del Brunelleschi cosi’ da collegare il centro di Firenze alla rete tramviaria che da febbraio 2018, secondo le stime del Comune, sara’ forte di tre linee. Una scenario inesistente per il sindaco Dario Nardella che ieri ha troncato il dibattito riaffiorato nei giorni scorsi: «Non se ne parla minimamente», ha tuonato.

Il dibattito Dalla pedonalizzazione di piazza San Giovanni voluta dall’ex premier Matteo Renzi, non si torna indietro, e’ il diktat del primo cittadino. Ma c’e’ chi sta spingendo perche’ quella porta, chiusa a chiave e sbarrata dal numero uno di Palazzo Vecchio, possa riaprirsi. Come la minoranza ‘dem’ in Comune e in Regione Toscana. «Crediamo che sia da valutare il ritorno alla soluzione a suo tempo approvata e che prevedeva, in un’area completamente pedonale», visto l’eliminazione del passaggio di qualsiasi altro mezzo era stata prevista gia’ dal 2007, «il passaggio del tram da piazza San Giovanni». La proposta la lanciano tre esponenti del Pd, la consigliera regionale Serena Spinelli, Stefania Collesei, Alessio Rossi, i due consiglieri ‘dem’ in Comune. La completa pedonalizzazione, infatti, «ha prodotto benefici ma anche i disagi alla mobilita’, in particolare per le categorie piu’ deboli e gli anziani. E soprattutto un’ulteriore spinta verso l’abbandono della residenza». Un processo, sottolineano, «che e’ tipico delle aree pedonali molto ampie come e’ quella che si estende da via Cavour all’Arno. Aree che se non servite da un efficace servizio pubblico rischiano di diventare inaccessibili proprio per i fiorentini». Da una parte quindi lo spauracchio, da piu’ parti sventolato, della citta’-museo; dall’altra la necessita’ di restituire anche ai fiorentini il centro.

Minoranza “dem” appoggiano la soluzione della via in superficie Un dibattito dalle gambe lunghe, con il rebus tramvia-centro (fino a ieri era fermo al bivio tunnel o passaggio dai viali) che riporta agli onori delle cronache la via in superficie. Una soluzione, insiste la minoranza ‘dem’, che «agevolerebbe, e non di poco, anche la soluzione del complesso ‘nodo tranviario’ di piazza della Stazione dove e’ evidente a tutti come la chiusura al traffico su gomma di via Valfonda costituira’, senza opportuni interventi sull’intero sistema, un problema perdurante anche dopo la fase di cantiere per la costruzione delle linee tranviarie». I binari di superficie, inoltre, sulla scia delle scelte fatte nel 2009 (il passaggio cioe’ da via Valfonda e il proseguimento su viale Lavagnini) «potrebbe consentire di valutare la possibilita’ di realizzare in quel punto un solo binario ‘banalizzato’», cioe’ bidirezionale, «fra via dei Cerretani e via Cavour». Non solo, ci sarebbe anche l’aspetto tecnologico che verrebbe in soccorso di questa strada: «Le aziende che stanno realizzando le linee tranviarie, infatti, hanno ora le tecnologie per realizzare autonomamente la captazione da terra dell’alimentazione elettrica del tram», migliorando in tal modo «l’inserimento ambientale dell’infrastruttura senza dover ricorrere a pesanti e complessi sistemi di batterie a bordo dei convogli». Per questo Spinelli, Collesei e Rossi auspicano «una riflessione pacata, laica e aperta alla discussione pubblica, su un punto strategico del sistema della mobilita’ della città».

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