PESCIA – La Toscana si conferma leader nel riciclo del vetro, con poli produttivi che trasformano scarti in nuovi materiali a basso impatto ambientale.
Tra questi spicca lo stabilimento di Pescia del gruppo Verallia, leader europeo e terzo produttore mondiale di imballaggi in vetro per bevande e alimenti. Oggi Legambiente lo ha inserito tra i migliori cantieri nazionali della transizione ecologica, premiando quasi 50 anni di impegno su economia circolare e innovazione.
Attivo dal 1976, l’impianto produce vasi e bottiglie usando sabbia silicea, calcare, carbonato di sodio e rottame di vetro riciclato. In media, il 62,6% del materiale proviene da scarti di fabbricazione e centri di recupero nazionali (dati Verallia Italia 2024, tutti i colori e impianti). Il nuovo forno, equipaggiato con la tecnologia HeatOx™ di Air Liquide, ha rivoluzionato il processo: dall’ossicombustione ottimizzata, riduce del 12% il combustibile fossile e di 7,8 mila tonnellate annue le emissioni di CO2.
La miscela di gas con ossigeno puro elimina inquinanti come gli NOx (ossidi di azoto). Recuperatori di calore riscaldano gli ambienti senza caldaie a metano, mentre il riciclo interno del rottame completa l’approccio sostenibile, con grande cura per i lavoratori.
La visita di Legambiente e il messaggio sull’innovazione
Legambiente ha fatto tappa oggi a Pescia con la campagna nazionale “I cantieri della transizione ecologica”, attiva dal 2023. Insieme ad Assovetro, ha mappato esperienze virtuose dal Nord al Sud, documentandole con foto e video su cantieridellatransizionecologica.it. L’obiettivo: spingere la sostenibilità negli impianti del vetro, tra i più energivori.
“La transizione ecologica passa anche attraverso la decarbonizzazione della filiera del vetro – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente –. Il vetro è riciclabile all’infinito, ma la sfida è renderlo meno energivoro. Lo stabilimento di Pescia, con rottami riciclati e tecnologie avanzate, ne è esempio, come altri visitati. L’Italia, leader nel riciclo con oltre il 70% (obiettivo 2030 già superato), ha bisogno di incentivi nazionali per accelerare”.
Il processo produttivo e l’impatto sociale
Nel forno, vetro frantumato da raccolta differenziata e scarti si mescola con 72% sabbia, 13% carbonato di sodio, 11% carbonato di calcio e 4% coloranti. A 1.550°C, per 24 ore, la miscela fonde in vetro omogeneo, pronto per gli stampi.
Il nuovo forno ha creato circa 100 posti di lavoro, migliorando la qualità della vita locale con inclusione sociale: 25% di donne, 11 nazionalità e formazione continua. Verallia ha ottenuto la certificazione UNI PDR 125 sulla parità di genere per 2023-2025.
“Il nuovo forno di Pescia è un passo strategico – dichiara Marco Ravasi, AD Verallia Italia e presidente Assovetro –. Investiamo in tecnologia e responsabilità, riducendo l’impatto ambientale e creando valore per persone e imprese locali. Un impegno per innovazione e sostenibilità”.







