PISA – Ottobre è il mese in cui si parla di prevenzione del tumore al seno. E proprio da Pisa arriva una notizia che fa guardare avanti con fiducia: i ricercatori dell’Aoup e dell’Università di Pisa hanno messo a punto un algoritmo, MTClin, capace di prevedere con grande accuratezza quanto una paziente con tumore al seno HER2-positivo risponderà alle terapie.
Questo tipo di tumore molto aggressivo, sebbene sensibile ai farmaci mirati, in alcuni casi non reagisce completamente alle cure. È qui che MTClin può fare la differenza: analizzando una serie di dati clinici, riesce a identificare fin da subito chi trarrà il massimo beneficio dal trattamento e chi, invece, potrebbe avere bisogno di un percorso terapeutico diverso. Lo studio mostra risultati molto solidi: sensibilità e specificità elevate, soprattutto nelle pazienti in fase iniziale di malattia, e una capacità quasi perfetta di stimare il rischio di recidiva a distanza di tre e cinque anni. L’obiettivo è chiaro: portare in clinica uno strumento che permetta di cucire la terapia su misura, evitando perdite di tempo prezioso e aumentando l’efficacia delle cure.
Il lavoro è frutto di una forte collaborazione multidisciplinare guidata da Cristian Scatena, Anatomia patologica 1 dell’Aoup e docente dell’Università di Pisa, insieme al team di Oncologia medica dell’Aoup e ai colleghi dell’Istituto Humanitas, dell’Università di Catania e della ricercatrice Eugenia Belcastro, il cui contributo è stato determinante.







