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AREZZO – Si è svolta oggi una nuova udienza davanti alla Corte d’Assise di Arezzo nel processo che vede imputato Sandro Mugnai, 54 anni, artigiano residente nella frazione aretina di San Polo.

L’uomo è accusato di aver ucciso Gezim Dodoli, il vicino di casa che, la sera del 5 gennaio 2023, avrebbe attaccato con una ruspa la sua abitazione. Il pubblico ministero Laura Taddei ha chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa, escludendo l’accusa di omicidio volontario.

Durante l’aggressione, Dodoli avrebbe distrutto con il mezzo meccanico le auto della famiglia Mugnai e stava sfondando la casa dove erano riuniti. Sandro Mugnai, armato di un fucile da caccia, ha esploso alcuni colpi, colpendo e uccidendo l’uomo alla cabina della ruspa.

La pm ha definito la reazione dell’artigiano «precipitosa, avventata e sproporzionata», sostenendo che si sarebbe potuto evitare l’esito mortale nonostante la gravità dell’aggressione. La Corte, presieduta da Anna Maria Loprete, ascolterà ora i familiari della vittima come parte civile prima delle arringhe difensive. Il verdetto è atteso per l’inizio di dicembre.

Il fascicolo processuale ricorda che un primo giudice aveva respinto una richiesta di condanna a 2 anni e 8 mesi, riaprendo l’indagine sulla possibile responsabilità per omicidio volontario. La magistrata Giulia Soldini aveva invece disposto la scarcerazione di Mugnai, riconoscendo la legittima difesa.

Dopo i fatti, la comunità locale ha espresso solidarietà a Mugnai con fiaccolate e manifestazioni di vicinanza. Anche alcune autorità politiche e militari, come il generale Robero Vannacci, si sono pubblicamente schierate a suo favore.